Il ritrovo dei fabbricanti di storie

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 Ci siamo dati appuntamento all’Hotel Regina dei Fiori di San Remo, quasi tutti i più attivi del Sito hanno aderito, finalmente ci vedremo!

 Il Nostro Sito di Fabbricanti di Storie, anche se solo due erano quelli che l’avevano creato e ne facevano la manutenzione, ce ne sentivamo tutti un po’ responsabili.

 Dopo oltre quarant’anni dalla sua creazione e decine di tentativi, finalmente saremmo riusciti a trovarci, anche perché, forse, in molti eravamo in pensione.

 Certo questo incontro tardivo aveva meno “pathos” di quanto ne avrebbe avuto quarant’anni prima, quando nelle nostre vene circolavano ormoni in quantità maggiori e il peso di famiglie e responsabilità non aveva ancora incurvato le nostre spalle; ma non posso nascondere che la curiosità che ho provato all’approssimarsi dell’incontro era rivolta essenzialmente verso le “ragazze”, in poche avevano messo le loro foto e quelle poche avevano lasciato sempre le stesse.

 Avevamo deciso di trovarci nel bar dell’Hotel alle 19 e 30 per un aperitivo.

 Ci saremmo riconosciuti perché avremmo avuto in mano una copia dell’ultima raccolta del Sito.

 La mia la tenevo infilata nella cintura dei pantaloni, dietro la schiena, sotto la giacca, se fossero stati tutti vecchi bavosi, avrei bevuto in fretta il mio calice di prosecco e mi sarei allontanato; intanto, da dietro “Europa Finanza” gettavo sguardi nella sala del bar, avrei voluto che ci fosse un angolo più defilato per osservare, ma, tanto, non compariva nessuno con il libretto di riconoscimento in mano. Certo che vivere in Liguria deve essere veramente una tristezza: ci sono solo vecchi dovunque!

 Chissà cosa fanno poi in giro a quest’ora, dovrebbero essere a casa a sorbire piano una minestrina, sono già quasi le otto! Maledizione devo essere l’unico che ci ha creduto! Gli altri saranno a casa a inventarsi storie per la buca che mi hanno dato!

 Il pendolo nella “hall” batte le 20 e tra questi vecchietti e vecchiette vedo serpeggiare un certo nervosismo, in vari controllano l’orologio da polso, manca solo che qualcuno di loro tiri fuori una vecchia cipolla e l’ausculti, poi la sceneggiata da film del secolo scorso sarebbe completa.

 Basta me ne vado, lascio il giornale sul tavolo e i soldi sotto il piattino del conto, quel prosecco non ne valeva neppure la metà.

 La mia carrozzina elettrica passa spedita davanti al bancone, verso l’uscita, quando sento cadere il libro, che avevo nei pantaloni, deve essere scivolato tra lo schienale e il sedile.

 Colgo uno sguardo immediato d’interesse da parte di tutti questi maledetti vecchietti, basta poco a movimentargli la vita!

 Uno, seduto vicino, con il volto rugoso pieno di lentiggini, si alza e mi fa un cenno, io mi ero voltato sentendo il rumore del libro, sembra una faccia conosciuta, si china, appoggiandosi al tavolo vicino, lo raccoglie e me lo porge, sembra proprio una faccia conosciuta. Batto un “grazie” sul sintetizzatore vocale e me ne vado.

 Chissà chi era, tra loro, l’assassino che puntualmente uccideva l’Italiano ad ogni storia. Ma il rosso almeno l’avevo riconosciuto! Fuori mi accoglie la brezza della sera. Meglio pensarsi com’eravamo.

 

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8 Commenti a Il ritrovo dei fabbricanti di storie

  1. crunch dice:

    Ma… e me non mi ci metti?
    O pensi che non ci arrivi?
    Carino!

  2. emmaus2007 dice:

    Con le stelline ti hanno massacrato…comunque, se sono amici tuoi…
    Non male questo tuo… ma saremo tutti conciati così male in futuro? Speriamo di no…

  3. bernardodaleppo dice:

    Beh, in fin dei conti nel racconto l’unico in carrozzina sono io, che forse sono il più vecchio qui, riguardo alle stelline c’è un piccolo mistero: guardando i rating risulta solo una valutazione con 4 non so come faccia a diventare 1,33, ma tanto ci sono tanti misteri qui che forse dovrebbe diventare “misterydrawer”, guardando le visite ho notato che, dopo le visite, che pensavo della NSA, ogni poche ore allo stesso racconto, adesso dei giorni sono 2 o 3, poi certi giorni arriva qualcuno dal Lussemburgo o dalla Polonia o dall’India che guarda 30 o 40 pagine sfogliandole velocissimo in pochi secondi… oppure per settimane nessun rating, poi una raffica di 5 o 1 stelletta, anche qui velocissimo. Boh!
    L’amica che dicevo è una comune amica.

  4. giangia dice:

    Non ti permetto di togliermi il primato del più vecchio scrittore esordiente!
    Se proprio vuoi saperlo, non sono potuta venire perché il cyber-badante che mi aveva procurato Andrea era in manutenzione straordinaria.
    Ironico e un po’ crudele il tuo racconto, mi ricorda gli incontri annuali con i compagni di scuola, belli all’inizio, quando si è tutti pimpanti e pronti a sfidare il futuro, adesso, a distanza di 30-35 anni, un po’ tristolini…
    Ciao

  5. bernardodaleppo dice:

    Ma insomma nessuno che conosca la scaramanzia, che prevede di pensare la peggio e di parlarne come rito per esorcizzare. Comunque se non ridiamo adesso dei pannoloni come potremo riderne portandoli?
    Un abbraccio a tutti gli scrittori e i lettori, ai critici e ai diffamatori, agli estimatori e ai terroristi, tranquilli non mi candido, non voglio il vostro voto, è solo che ho bevuto due bicchieri di aperitivo prima di pranzo e mi sento buono.

  6. manu dice:

    Ma davvero sei l’unico che non si può votare?

  7. Barak dice:

    Pearl Jaam H. 03-11 Tareh 11.30 AM deathdraw.

  8. bernardodaleppo dice:

    Barak ???

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