La bianca lama scorre,
il lardellato affetta,
tra ciccia e lardo corre,
ceramica perfetta.
Alme porpora e bianche
depone senza sosta,
non sono anime stanche,
ma pronte per la festa.
Oh fette di salame,
di totani o di porri,
quanto veloce corri!
Che ne vuoi fare, strame?
D’erbe e radici amare?
Verdure insalatare!
Traslucide e lucenti,
le tagli senza denti.
Come rasoio affondi,
come acqua le fendi.
Eppur dinanzi al pane,
tremi. Vincono i denti.
Caruccia, dai… non è che fai di mestiere il cuoco? Magari esperto in insalate?
Ciao!
Si’ una volta ho giocato anch’io con un coltello di ceramica. E’ vero che e’ inquietante, con quel colore cosi’ innocentee quella lama cosi’ letale…
Da parte di Daniela, la mia lei: molto gustosa la composizione, per lo spirito (non alcolico) 5 stelline!!
Brava, tutto in settenari, per quel che so di metrica io. Divertente.