Scuse

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Chissà, potrebbe essere stato
e non fu,
di quel tuo beato amore
cosa ricordo,
cose che neppure tu sai
di avere mai fatto
e forse non hai fatto
cose che se fossero accadute…
ma forse lo furono
e nessuno le sa più,
di quel mio beato amore
che in te si specchia
e si cucina a fuoco lento
di questo nostro amore che appassiona,
che ha tifosi e forti, tra le nostre membra.
La mia voce sale, la tua s’incrina
io tremo del dolore del merlo
mentre la gazza rompe l’uovo,
vorrei morire, ma che rimedio sarebbe…
allora ti covo e nondimeno spero.

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Un commento a Scuse

  1. bernardodaleppo dice:

    Mi piace questo parallelo tra l’amore e l’uovo, così fragile e pieno di potenzialità, che richiede cure diuturne e pure, schiuso, dopo la gioia, può dare il dolore dell’abbandono…

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