MI RADO E PENSO A SILVANA

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è schiuma da barba…
o è maionese…?
io non amo queste sorprese,
ecco potrei essere un wurstel,
in attesa del suo panino,
ma il mio elefante mi dice
che sono un rajà e aspetto la tigre,
oh finalmente ho trovato un fiorista
e non giocheremo a ramino,
una dozzina di rose scarlatte
le deporrò tra le braccia,
con me nascosto a mò di biglietto,
io e il mio elefante l’avremo di faccia
e la sorpesa sarà dalla nostra.
oh il folle amore a cui dò la caccia
è un’errabonda, giovane tigre,
ne seguo la pista, ne sento l’odore,
ne ho udito il soffio, ne ho visto il colore,
bionda e flessuosa è poi scomparsa;
nella giungla delle antenne,
o nei gorghi: della metropolitana.

Informazioni su jerry

Mi occupo di soluzione di problemi prevalentemente in campo di sicurezza. A lungo appassionato di giallo da poco ho cominciato ad accostarmi alla poesia. Siate clementi.

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Un commento a MI RADO E PENSO A SILVANA

  1. Ciao Jerry, grazie per aver pubblicato questa tua poesia. Molto carina, alla prossima Smilie: :)

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