FILA-STRACCA

Scarica come ePub

1 Star2 Stars3 Stars4 Stars5 Stars (2 voti, media: 4,00 su 5)
Loading ... Loading …

Anomalia senza ano né malia,
amore senza more,
abaco senza baco,
anestetico non è estetico,
brutto senza rutto,
banale non è anale,
ieri tu non c’eri,
bella non è ella,
io non sono dio.
Pazzesco ma non esco.
Pirata per la rata
della tivù colorata.
Nevischio sopra il vischio.
Così potrà bastare
per farsi bastonare?
Cazzo sono pazzo!
figa sono matto!
Matto senza ratto
e quasi al terzo atto…
Noia non è naja;
Naja è sempre noia.
Rabbia non c’è chi non l’abbia.
Livore a tutte l’ore.
La morte è qui vicina,
sarà una morticina,
che torna dalla Cina;
se non è una bugia
sarà un’ideologia,
un’illusione pia
ch’è stata anche la mia,
ed ora caccio via.

Poi vado nella strada,
sperando non sia rada,
ed ecco trovo Ada.
Perché Ada si rade?
Di certo lei non osa:
non è come una Rosa…
Una Rosa che osava!
Di tutto senza tatto.
Poi aveva le tette!
Si sa che con le tette
non si può aver la tattica,
tutt’al più qualche natica ,
se proprio sei simpatica.
Scopiamo sono allegro,
felice d’essere matto
e volevo essere negro.
Matto perché non ho il coraggio
di dichiarare il vero.
il vero sai lo celo,
lo celo sotto un velo,
un telo arcobaleno,
color della follia,
follia che non falla
a distinguer però
il falso dal vero.

” Chi parla di rivoluzione e di lotta di classe senza riferirsi esplicitamente alla vita quotidiana, senza comprendere ciò che vi è di sovversivo nell’amore e di positivo nel rifiuto radicale di tutte le costrizioni, si riempie la bocca di un cadavere ”
( Comité Enrage Internationales Situazionniste – Paris 196Smilie: 8)

Informazioni su jerry

Mi occupo di soluzione di problemi prevalentemente in campo di sicurezza. A lungo appassionato di giallo da poco ho cominciato ad accostarmi alla poesia. Siate clementi.

Categoria(e): Senza categoria
tag: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,

5 commenti a FILA-STRACCA

  1. Molto bella. I mirabolanti giochi di parole fanno sorridere, ma poi nasce il sospetto che sotto ci sia qualcosa di serio, e allora resti li’ con un mezzo sorriso che non sai bene cosa farci…

    Se ti avanzasse una filastrocca per bambini, segnalo anche a te il concorso di Giangia Smilie: :)

  2. Anch’io leggo una confessione-verità il questa filastrocca apparentemente scritta per puro divertimento letterario.
    Un po’ di dietrologia: l’autore potrebbe aver abbracciato gli ideali politici giovanili del periodo e, rimastone deluso, essere approdato nel mondo dei figli dei fiori (…sovversivo nell’amore…rifiuto radicale di tutte le costrizioni…Smilie: ;) o anche dell’impegno civile radicale.
    Mi piacerebbe un’opinione da parte di qualche giovane del periodo.
    Ottima iniziativa, Jerry, recuperare e condividere!

    Per Andrea: grazie centomila per la pubblicità che stai facendo all’iniziativa presa dall’Associazione di cui faccio parte!

    bernardodaleppo dice:

    Giangia, chiedi un’opinione di un giovane di allora, ma io posso solo dire le sensazioni e i ricordi che questa filastrocca mi suscita e in effetti alcune cose x un giovane d’oggi possono essere quasi misteriose:
    - la “naja” era il servizio militare di leva cioè obbligatorio x tutti (i non raccomandati),
    - c’era x molti il mito della “rivoluzione culturale” cinese e un film francese d’epoca era “La Cina è vicina” se la cosa c’entri non so e non ricordo quasi niente di quel film,
    - di poco successiva fu l’epoca di un certo femminismo che bruciò i reggiseni (e forse i rasoi?),
    - data la citazione finale può darsi che la Rosa del testo sia un riferimento a Rosa Luxemburg, che fu assolutamente isolata e sottovalutata tanto dall’egemone marxismo-leninismo quanto dal maoismo e ovviamente dallo stalinismo,
    - in questi anni nessuno parla più di Wilhem Reich, l’allievo di Freud che mise l’accento sulla sessualità e sulla energia “orgonica” che si scatenerebbe durante il rapporto sessuale, in realtà fu lui a porre, secondo me, le basi su cui successivamente si sviluppò la rivoluzione sessuale che, purtroppo, prese altre vie, molto più consumistico-commerciali per non dire pornografiche, nei movimenti di allora (anni ’70) la libertà sessuale in Italia era ancora un tabù, alcuni gruppi maoisti davano addirittura tabelle in cui definivano il numero di rapporti sessuali settimanali degli iscritti… (tra un max “borghese” e un min “antifemminile”?!)
    - infine un pensiero al “situazionismo” della citazione finale che, prima del 1968, aveva messo in luce le problematiche dei rapporti interpersonali vent’anni prima che in Italia il 1977 li portasse alla ribalta. (Ricordo un loro pamphlet che si intitolava “L’ambiente studentesco e le sue contraddizioni economiche, sociali e sessuali”Smilie: ;).
    Chissà se qualcuno è interessato.

  3. Ero incerto se pubblicare questa paginetta mi era sembrato per certi versi infantile, solo la citazione in fondo mi aveva fatto pensare a qualcosa di diverso, come dice Andrea.
    L’analisi di Bernardo mi pare puntuale, anche se non so se esatta, ma:
    Smilie: :))

  4. Ero incerto se pubblicare questa paginetta mi era sembrato per certi versi infantile, solo la citazione in fondo mi aveva fatto pensare a qualcosa di diverso, come dice Andrea.
    L’analisi di Bernardo mi pare puntuale, anche se non so se esatta, ma: Ti ho beccato Bernardo! Dal 1968 al 1977 ci sono solo 9 anni, non 20!
    Smilie: :))

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>