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Il ragazzo venuto dal nulla

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Mentre camminava lungo la riva del lago Maggiore vide una ragazza seduta sul prato e si fermò a osservarla. La ragazza aveva l’aria triste e fissava l’orizzonte.
Le si avvicinò cercando di non intimorirla e le accarezzò il viso. Le soffiò addosso alcuni petali di rosa e prima di proseguire il cammino si affrettò a chiederle: «Conosci la differenza tra Passato e Futuro?»
La ragazza lo guardò sbigottita. Non conosceva quel ragazzo e gli domandò il suo nome: «Come ti chiami? Sei forse un angelo?»
Il ragazzo non rispose ma continuò a osservarla senza dir nulla. Poi le fece cenno di ascoltare il silenzio: «Cosa sentì?» le disse mentre ammirava la natura circostante.
«Nulla» rispose dispiaciuta la ragazza.
Il ragazzo indicò il lago e le domandò: «Guarda l’orizzonte, cosa vedi?»
«Nulla» gli rispose ancora una volta. Quel ragazzo la disorientava ma allo stesso tempo ne era affascinata. Chi sarà mai? E da dove viene? Forse, non è di queste parti, pensò dentro di sé. Poi si alzò da terra e cercò di afferrargli la mano ma non ci riuscì. Il ragazzo si stava dissolvendo davanti ai suoi occhi. Allora, prima che tutto finisse, rispose piangendo: «Mi dispiace, la differenza tra Passato e Futuro non credo di conoscerla.»
In quel momento, un passerotto danzò vicino a lei, le strizzò l’occhio e volò via, lontano.
Vedendola piangere, il ragazzo le si avvicinò e le asciugò le lacrime: «Vedi quel passerotto? Non ha paura di volare oltre l’orizzonte. E tu, non lasciare che il passato condizioni la tua esistenza. Non puoi più cambiarlo: guarda avanti e non preoccuparti del domani: il Futuro è come una pagina bianca, è ancora tutto da scrivere.» Poi si dissolse nel nulla e di lui rimase solo un ricordo recondito.

Da quel giorno lontano, era l’estate del 1976, quando sono seduta sulla riva del lago, assorta nei miei pensieri, mi piace pensare a quel misterioso incontro e a quel ragazzo venuto dal nulla. Anche se sono passanti molti anni, conservo il ricordo del nostro incontro nel mio cuore e quando mi fermo ad ascoltare il silenzio, le sue parole risuonano ancora nell’aria che respiro mentre osservo l’orizzonte del lago. Forse, era un angelo di passaggio sulla Terra, o forse era solo suggestione, ma in quel momento della mia vita avevo bisogno di sentirmi amata e lui, di cui non conosco il nome, mi ha fatto sentire così anche se solo per un tramonto.

Autore: jolly76

Sono nato a Bari. Amo leggere libri di ogni genere. Amo scrivere... Accetto le critiche...

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