Sei sensualità, orgoglio del mio Sud
Sei una gelsimora, sei castagna, ossidiana lucida e preziosa
Sei agata, conchiglia di mare
Sei la terra che a me manca.
Forza che attanaglia lo stomaco, mare del mio mare
Sei sangue nella mia ferita
Cantico officinale
Sei germoglio perduto. E voce che sovrasta le masse
Sei Eco nella solitudine. E sorgente di acque natali
Amnios della mia gente
Sei il fiore che porti alla testa. Diadema del mio sogno
Sei vitto e alloggio per il mio peregrinare
Pane e mandorla che mi resta nelle labbra
Sei il pianto di un bambino
Sei lama che punta al costato
Sei moglie e figlia mia e sei madre. E sorella nella mia condizione
Sei vento, croce e ferro. Sei purificazione
Fuoco dell’anima mia. Immagine del mio amore perduto
Cosi, vorrei tenerti come un mucchio di sabbia nella mano
Stringerti effimera come sei
Che manco la rabbia ti trattiene nel mio palmo
Nemmeno l’odio
Neppure l’Amore
Penetrante, intensa, sofferta e nostalgica, ma ricca di un amore intimo e profondo.