serendipity

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CHANGE

Pubblicato da meled il 21 luglio 2008

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CHANGE

Di rose e fiori dipingo i miei ricordi

che si intrecciano con l’edera selvatica.

I giorni si mutano in forti alberi,

e le lacrime mai scese in allegri ruscelli

Coloro il grigio ed il nero con rossi di luce,

e le scure e paurose ombre in gialli di vita.

Spargo ovunque colori e suoni,

e la musica prende il posto del silenzio.

Chiamo il vento che pulisce le anime

e il tuono che smuove il sorriso.

Sussurro agli elfi di cambiare il mio passato

in un tempo di carezze, di baci e di rispetto.

Sciolgo le strette trecce alla bambina

e la vesto di amore e sicurezza.

La sfamo con l’orgoglio dell’esistenza

e la vedo correre libera e felice.

Si volge indietro sulla terra di confine,

mi guarda ed aspetta un vento che ci unisca.

6 Commenti a “CHANGE”

  1. emmaus2007 dice:

    Bella composizione. Brava Meled! Ciao!

  2. andrea dice:

    Suggestiva. Molto belle le prime immagini, quelle con l’edera gli alberi e il ruscello.

  3. fabio dice:

    E’ piaciuta anche a me, compliemnti :)

  4. bernardodaleppo dice:

    Mi dispiace scostarmi dal coro di consensi, ma secondo me manca il sangue in questa poesia, sono Abituato a tue composizione vive, questa mi sembra stia alle altre come una bella bambola a una bambina e mancando una forma che si estrinsechi in una musicalità, o in un gioco, non mi sento di valutarla. Non voglio dire che le emozioni tu non le abbia sentite, ma così diluite io non vedo che un leggero acquerello.
    Dove forse sarebbe stato meglio uno schizzo, ad es.:

    “dipingo i miei ricordi.
    Coloro con rossi di luce il grigio ed il nero ,
    Sciolgo le strette trecce alla bambina” -che ero-.

    Se non gradisci queto tipo di critiche dimmelo e me ne asterrò in futuro.
    Con grande stima.

  5. wildant dice:

    effettivamente l’aggiunta di quel “che ero” dà tutta un’altra incisività alle immagini, anche se è sottinteso, ma il dichiararlo dà più forza alle emozioni illustrate…

  6. meled dice:

    ciao Bernardodaleppo.
    figurati se non gradisco le critiche. Solo da quelle si impara! :-)
    Continua a farne ti prego, ne sono lusingata!
    Mi sottoponi un compito difficile, poichè, mentre è semplice capire le critiche rivolte alla sintassi o alla sonorità, quelle alle “impressioni” sono più complesse.
    A volte un quadro, una musica, una poesia suscitano sentimenti anche estremamente opposti nelle varie persone.
    Comuque forse riesco a capire ciò che intendi.
    E’ più “leggera” questa poesia….più serena
    Nonostante ciò, credimi, nasce da un moto profondo e, forse per questo, espresso con più pudore.
    Quell’ “ero” no, non posso ancora metterlo !
    La sfumatura era appunto questa : ancora non è possibile. Ancora non è me.
    Lei…..”mi guarda ed aspetta un vento che ci unisca.”
    Grazie ancora dei tuoi stimolanti commenti

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