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Fino alla fine del mondo

Pubblicato da poetto il 23 marzo 2009

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Avevo sperato di avere buone notizie, ci contavo, invece!
Avevo in mano quella lettera piena di numeri, di incomprensibili segni che non lasciavano presagire nulla di buono.
A casa, mia moglie, cercava di tranquillizzarmi.
. Vedrai che si risolverà tutto! Non stare lì a drammatizzare come sempre….questi valori li hai già avuti eppure…sei qui!
. Hai ragione! Sono gli altri….vedi questi…sono loro che mi preoccupano. Che vorranno dire tutte queste sigle?

Lunedì pomeriggio.
La fila dal medico è bella nutrita. Mi guardo in giro, pur avendo passato i cinquanta, sono sicuramente il più giovane paziente della sala d’attesa.
La voce stridula di una anziana alla mia destra mi infastidisce.
La tensione per i valori sballati mi rende nervoso.
Aspetto il mio turno in silenzio, sperando, in cuor mio, che tutto si risolva nei migliori dei modi.
Finalmente il mio turno.
Il dottor Costa mi visita, cerca di tranquillizzarmi.
. Guardi, i valori sono un po’ alterati…ma non deve allarmarsi. Le richiedo una prova da sforzo…
Le richiedo questo, le richiedo quello esco dal medico con una lista di esami da fare.
La calma e la cortesia del dottor Costa mi hanno rassicurato.
Chiamo Chiara al cellulare, le spiego cosa mi ha detto il medico.
Sono decisamente più sereno.
Chiamo il centro unico di prenotazione per richiedere la prima visita, quella, secondo il medico, più importante e da fare il prima possibile.
I tempi sono biblici…venti giorni!
Prenoto tutti gli esami.

Giovedì mattina.
Davanti al computer del mio ufficio inizio a sentire uno strano malessere.
Continuo il mio lavoro, sento questo dolore che diventa sempre più acuto.
Sono sudato.
Devo fermarmi perché non riesco ad andare avanti.
Vedo confuso, la stanza sembra come avvolta da una strana nebbia.
Mi sento mancare.
È tutto un attimo.
Vedo frammenti della mia vita passarmi davanti velocemente.
Vorrei gridare, chiedere aiuto…tutto accade in un lampo.
È la fine del mondo…del mio mondo!
Mi rendo conto che sto per andarmene per sempre.
In una frazione di secondo il mio corpo cade sul pavimento.
È stato tutto rapido.
Portato via nel fiore della vita, quando avrei potuto dare ancora molto.
Avevo una vita davanti.
Avevo visto bene a preoccuparmi…sentivo che qualcosa non andava come doveva…lo sentivo!

4 Commenti a “Fino alla fine del mondo”

  1. bernardodaleppo dice:

    Scusa la franchezza, ma se questa cosa finisce qui ha poco senso.

  2. andrea dice:

    Ciao Poetto,
    devo dire anche io che trovo il tuo testo ricco di spunti interessanti, che però non sfrutti mai a pieno. L’ultima scena esempio, quella della “rabbia” del protagonista, che dovrebbe forse essere il punto centrale del racconto, la liquidi troppo frettolosamente. Il rapporto del protagonista con la moglie non è descritto per niente. Né quello col medico. Insomma onestamente si fa fatica a capire “di cosa parla” il racconto: cosa volevi comunicarci?
    Non prendertela mi raccomando: non faccio mai commenti così lunghi se non ne vale la pena. Il tuo stile lo trovo fresco e piacevole. Se solo riuscissi ad espandere meglio i contenuti, allora secondo me scriveresti molto bene.

  3. poetto dice:

    Pensavo che questo brevissimo racconto fosse chiaro, evidentemente mi sbagliavo.
    Il protagonista del racconto scopre, leggendo il foglio dove c’è il risultato delle sue analisi periodiche, che qualcosa non quadra; la moglie cerca di tranquillizzarlo dicendogli che quei valori li ha avuti anche altre volte, lui non si convince, si reca dal medico che riesce a calmarlo, a dargli speranza.
    Tornato a casa si organizza per pernottare una serie di analisi che il medico gli prescrive, questi, in realtà, non gli dice la gravità della situazione, confidando nel fatto che l’esame principe per capire la situazione verrà fatto a breve, l’esame tarda a venire e la situazione, per il nostro personaggio, precipita fino alle estreme conseguenze.
    Mi spiace che non sia piaciuto.

  4. andrea dice:

    Ciao Poetto!
    Non è che non sia piaciuto, è che secondo me potevi spenderci un po’ più di tempo :)
    Un racconto non è solo la cronaca dei fatti, no?

    Grazie comunque per avercelo fatto leggere :)

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