le poesie di ro47moon

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panama

Pubblicato da ro47moon il 7 dicembre 2007

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guardo fottuto il cielo di Panama


guardo allibito il sole rosa


sento vibrar la pelle e l’anima


e dentro me l’adrenalina è esplosa


 


il canto tribale si fa più forte


gli schiavi sciolgono le catene


il Dio che scende giù nella morte


il Dio che cala fra mille pene


 


tu peccatore vai navigando


nel fitto mistero della profondità


nei “brucos” pauroso tu vai cercando


lo spirito fiero di libertà


 


ed io guardiano del grande mare


in mezzo agli oceani straripanti


intravedo Panama al tramontare


e il dei maja a me..davanti!


 


la gola secca


il rum non manca


il corvo becca


la carne bianca


 


la palude è folta


ed io son dentro


come una bestia in me s’è sciolta


l’anima che non è più il centro


 


e fisso il cobra affascinato


da quei suoi occhi, pieni d’inganno


il mio pensiero s’è in lui insinuato


e m’allontano..ma con affanno!


 


la gola secca


il rum non manca


il corvo becca


la carne bianca


 


Panama stretto fra sole e i mari


col vecchio porto d’amori facili


di marinai, di ladri e bari


e di ragazzi sempre più gracili


 


cala la notte, s’alza la luna


attorno ai fuochi ci si raccoglie


le maghe cantano una per una


chi si divide, chi si fa moglie


 


e tra il mescal..quante visioni


di gioia e morte e orgasmo puro


dimenticate son le opinioni


s’abbatte ormai qualunque muro!


 


la gola secca


il rum non manca


il corvo becca


la carne bianca


 


Panama dolce, spagnoleggiante


piena di case di Romana Chiesa


un po’ in subbuglio, un po’ inquietante


ti senti “india”, per niente arresa


 


ti senti forte ed orgogliosa


dal sol discendi, non dall’oriente


tu sei terra, donna e sposa


del tuo dio, della tua gente


 


e quando il mare diventa chiaro


un altro giorno in te comincia


Panama..guarda! non è poi raro


del mondo tu sei la provincia!


 


il maja è stanco ed assetato


non già del bere, ma di vendetta


dal pueblo scende ormai accecato


fiero vuol risalire in vetta


 


dal faro guardo..non son convinto!


l’acqua ch’è uscita da quel canale


niente di vero! ma tutto finto!


Panama ridotta ..all’irreale!


 


la gola secca


il rum non manca


il corvo becca


la carne bianca


 


 


 


 


 


 

2 Commenti a “panama”

  1. hoxis@virgilio.it dice:

    Le parole non rispecchiano le sensazioni che provoca questa poesia, a volerne trovare qualc’una c’e da dire che la natura emerge in maniera incantata, quasi un sogno, da un territorio tormentato dalla guerra e dalla miseria. In poche righe viene evidenziato un intero mondo.

  2. ro47moon dice:

    le parole, a volte, rispecchiano le sensazioni inconsciamente! Panama è soltanto un riferimento ad una situazione surreale del centramerica! Non sono significative, in questo caso, nè la guerra nè la miseria, bensì l’individuo “indio” (e miì riferisco, quindi, anche al suo ambiente) a cui è stata sostituita la sua vera identità. Non ricerco le cause, ma metto in evidenza solo l’effetto.

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