Avrei voluto nascondere le mie povere mani,
seppellirle profonde tra i banani,
qualcosa mi spinse a fuggire,
cullando i polsi legati come un bimbo,
tra le braccia nude, urlanti e silenziose.
L’orrore delle ascelle accanto ai mozziconi
mi traversava il petto e lì, strideva,
oh! chiudermi le orecchie e urlare!
Invece tutto si fece silenzio.
Scivolavano le brache sotto i piedi
e poi fui nudo.
Le spine nei calcagni mi fecero fermare,
attesi una morte che tardava,
infine giunse il mio cane,
strisciando, a coda bassa,
lo sguardo del peccato mi evitava,
ai piedi mi depose la destra,
attese una carezza e mi vegliò,
volli versare lacrime e non vennero,
lui pianse per me, mi vennero a cercare.
Forse ebbero pena, forse li disturbavo,
prima sgozzarono me, poi il cane.
Milano 16-4-2005
Dura e schietta. Molto bella, secondo me.
Vorrei sapere dove trovare una raccolta delle tue poesie, perchè vorrei regalarla, puoi scrivermi in casella ?
Duilio,
il msg e il nome vengono pubblicati, ma la casella no, in ogni caso a tutt’oggi una raccolta delle mie poesie non mi risulta pubblicata, solo alcune poesie sono state pubblicate sulla rivista letteraria “il segnale” alcuni anni addietro. Puoi trovare altre mie opere sulla Rete in alcuni Blog sotto il mio nome, mi dispiace, ma sono onorato del tuo interessamento.