Mi piacciono tutte,
solo cerco di rifiutare
quelle di fegato grasso
per il modo in cui sono ottenuti
questi cirrotici fegati
dalle incolpevoli oche
o dalle anatre mute,
inchiodate o ingabbiate
a forza ingozzate
con tubo ed imbuto.
Ah le terrine!
Uscite dalla fresca cantina,
un velo di grasso rappreso
ricopre la carne pestata,
gli aromi salgono lenti,
quando la lingua la scalda,
m’inebria il ginepro,
percepisco l’alloro,
mi scalda il profumo del pepe,
mi eccita l’aglio violetto,
m’ottunde infin l’eugenolo,
e ancora sento profumi
di macchia e poi d’orto,
qualcosa… e poi sesso
spensierato e un po’ porco.
Ma tutti i tuoi salmi finiscono in gloria!