Sono punti esclamativi,
intorno ai capezzoli bruni,
questi lunghi peli, scuri,
più corti poi fanno sentiero,
giù perimetrando il cratere,
da lì alla tua forra scende,
la tua peluria sensuale,
laggiù poi si rapprende,
il boccolo tuo carnale
e, poco a poco, scende,
evita il poplite banale,
poi di carriera riprende
la sua discesa vitale,
finché, alle falangi giungente,
si ribella e, come crine, sale.
Come il sale del tuo sudore,
alle mie labbra affamate,
pare antipasto di mare,
così il tuo pelo animale
mi schiude alla fame d’amore.
Milano 3 Dicembre 2008
mamma mia che sensuale!
a parte che esistono molti rimedi…
bella.
e te lo dice una donna…
Che esistano “molti rimedi”
non è che una dichiarazione d’errore,
non è che una condanna,
recitata dalla nostra società malata,
condanna all’infingimento,
alla mimesi, alla “terapia”,
quel ch’io rivendico qui è pari dignità,
abbiamo noi pelati fatto moda
e ci si rade il cranio anche per scelta estetica,
così io faccio onore alla scelta, libera ed eversiva,
di tenere il pelo non solo sulla … .