Pioggia di linfa zuccherina sotto i tigli malati
sulla mia faccia stanca i tuoi ultimi baci.
Io che per nulla sorrido
soffrivo la tua espressione angustiata.
Da mesi ti sentivo felice
soltanto quand’ero lontano.
In fine sono sereno,
posato lo zaino delle tue scontentezze,
ora viaggio leggero.
Specchiammo le nostre nevrosi,
e le amplificammo.
Ho smesso di fumare
e bevo meno.
Chissà forse ora anche tu
dormi di meno.
Volemmo farci taumaturghi delle anime
l’uno dell’altro, e invece
non facemmo che caricarci un basto
che non era il nostro
e piano ci sfiancammo.
Avremmo potuto rivolgerci a un esperto,
ma nessuno è insostituibile,
per quanto unico.
Così ora facciamo vela
per nuovi porti,
nuove ansie e nuovi amori.
Milano giugno 1997
Ah ecco perché in quella dopo sei così divertito e divertente, ti sei liberato di una palla al piede…