Un segreto è un segreto se solo uno sa,
ma resta un segreto se anche lui dimentica,
e, come un bimbo, così torna innocente.
A questo ci attenemmo abbattendo aerei ad Ustica,
squarciando corpi in Piazza Fontana,
buttando Pinelli dalla finestra e seguitando
per treni e piazze d’Italia a smembrarne speranze.
Sarebbe così facile lasciare scritto qualcosa,
aprire agli storici un velo sulla storia,
ma cadrebbe uno dei principi della professione…
Così mi lasciò intendere un vecchio carabiniere,
ex agente del SIFAR, nel ricovero dei vecchi,
mentre un ex-questore lì vicino annuiva parkinsonianamente.