INCONTRI E
RIFLESSIONI
La telefonata
Rimbalzi veloci
tra le pareti di queste stanze,
il tuo camminare
la cornetta all’orecchio,
solo il tuo grembo
pacificato mi pare e non dovrebbe,
vorrei che non lo fosse.
Non lo era – Petting
Nel tempo dell’AIDS
il nostro petting con le mutande
mi strazia e mi consola.
Come un soldatino sull’attenti,
lui affacciato resiste.
Come una lumaca nel guscio
aspetta la pioggia,
cosi lei, aspettando,
umetta il tuo slippino nero.
Contemplazioni
I tuoi seni,
capitelli di alabastro,
sfumano nelle volte del tuo petto,
delle tue ascelle,
mentre, muto, li guardo
e li accarezzo, lento.
Volendo…
il sapore della gomma,
le piaceranno le fragole?
Il sesso orale:
ha un buon sapore
la sua piccola gelatina,
chissà con l’epatite
come se la mena,
ho smesso di fumare
e di mangiar la carne,
beccarmi l’epatite
per una passerina…
d’altronde con il domopak
non mi veniva proprio.
Scrittori
Il sesso per iscritto:
puoi pure farlo a rate,
ti sveglia il cervello ritto
che ti detta qualcosa,
domani ci ripensi,
se vuoi correggerai,
non ti darà pensiero
né l’alito cattivo
né l’odore dei piedi…
una sega alla telecamera,
l’hai fatta una sola volta
ma cento ci rigodi
e mille ti consoli:
sì ce la feci,
volendo lo potrei rifare,
via, Volendo!
ma non c’è costrutto
si suda… Tanto, volendo…
4 – 11 luglio 1997 Milano
Petting mi è piaciuto proprio, le immagini che dai degli organi sessuali sono spiritose e caste, realistiche e fantastiche allo stesso tempo.