S’era diffusa un tempo, nel mare,
la foga erotica di confrontare
quello strumento, di cui dotato,
pareva fosse ogni maschio creato.
Ma questa gara, proprio nel mare,
non si doveva davvero fare,
con le balene non c’è confronto,
così l’escluser da quello scontro,
e tra i mammiferi il più dotato
fu il marsuino certificato.
Proprio d’allora spesso, potente,
salta il delfino, incontinente,
anche ai gabbiani vuole mostrare,
la sua potenza, fuori del mare,
ché sotto l’acqua tutti ha stufato
sempre esibendo il suo primato.
Un giorno un’aringa disse a un delfino:
-Se tu ce l’hai lungo io ce l’ho fino,
con tutto quel che popola il mare
io, senza dubbio, posso scopare.-
Passava un’orca, sazia e beata,
che le rispose, un po’ seccata:
-Senza l’amore, sai non è niente,
piccolo pesce, impertinente!-
In quel momento una medusa,
che a tal linguaggio non era adusa,
ebbe un fremito d’irritazione,
e in una sola palpitazione,
i suoi gameti versò nel mare,
senza neppure starci a pensare.
Stava emettendo come un bagliore
la Noctiluca in quelle ore
e in quel momento pesci e delfini,
si reser conto come cretini,
d’esser coperti di medusini.
Inutile, ma leggera questa filastrocca.
Spassosissima. Grazie per avercela fatta leggere