lei ha luce polare sul sorriso
e mani dolci come ceramica zuccherina.
lei è la piccola pianista di Renoir
ha colori tenui la sua pelle
e ti scalda con occhi che parlano di freddo.
di guerre irrisolte e destini non raccontati
di popoli sovrani defraudati
di lampadari scossi da terremoti di rivolta
lei ha la pelle che sa di coperta
profuma di spezie e di latte appena munto
ha seno e cosce che sussurrano la Storia delle pesche
e capelli di seta da asciugarci le lacrime
lei è un canto che non si puo’ intonare
l’avorio dei tasti muore al tocco delle sue dita
e morendo desidera,
agonia di una sequenza di note
fragilmente soffocate dalla timidezza dell’esecuzione
lei può amare con le parole
sa toccarti con la voce
sa liberare un sogno sepolto nel mio ventre
e sanguina facilmente
con emofilica passione
tutte le gioie e i ricordi del Cielo
lei è la speranza delle nuvole
Il passo di un gatto sulla neve
lei è luci soffuse di un mercato di Natale.
grazie per il sogno…. per l’estrema dolcezza e raffinatezza che emerge, in una continua dialettica fra il suono e l’immagine <3
Grazie a te Serena per il commento… :)
ma quanto è bella questa poesia!!! ma come ti è venuta? è sublime … :)
Ciao MarieClaire, grazie del commento molto gradito!
Luca