Mi chiano Kate Simmons – 4° ed ultima parte
Pubblicato da a il 10 novembre 2007
Mi chiamo Kate Simmons ed ho 73 anni
Non ditemi, per favore , che ho un nome anonimo.
Che ne sapete voi della vita?
Io
giovane innocente,
prigioniera degli eventi
puttana tra le puttane
ed altro ancora io sono stata.
Alla faccia vostra e del piattume delle vostre esistenze
Fatte di maschere e falsi bisogni
Di finte emozioni e finti amori.
Fatti di vuoti pieni di nulla..
Io ho sofferto
E calpestato la mia dignità.
Ho accettato di vendermi
come pochi di voi sanno fare.
Tutti siamo venduti.
E non venitemi a dire che voi non lo siete!
Non siate ridicoli, per favore!
Risparmiatevi questa falsità
Non solleticate il mio sarcasmo..
Anche voi, che segnate il vostro tempo
per riempire ogni mese dal 27 al 27,
vi vendete per poche monete
amalgamandovi ai più.
Io ero diversa allora
e mi chiamavan “ la rossa”!
Rossa di fulgida chioma,
di cuore sofferente,
di dolore struggente …
Vecchia arrugginita Ferrari delle strade di notte,
riposta in questa casa per anziani,
mi distinguo ancor oggi canuta
su questa cigolante sedia a rotelle.
Non servon più falò
di foglie e rami rinsecchiti..
Ricordi del mio passato,
cominciato con una tragedia
e finita come una splendida storia d’amore
mi portano alla mente la favola di Cenerentola…
E non ditemi, per favore
” che ho avuto una vita anonima”…!!!
10 novembre 2007 alle 12:50 pm
Splendida questa storia. Si legge tutta d’un fiato, La rabbia e l’astio della protagonista sono quasi palpabili, come pure la ua rassegnazione nelle prime due parti. Sei bravissima, grazie per avercelo fatto leggere
Grazie a te Andrea di aver commentato. Fa sempre piacere sapere che ciò che si scrive, non lascia indifferenti!
11 novembre 2007 alle 9:27 am
…caspita!!!!
5 luglio 2009 alle 1:59 pm
Ciao, credo sia la prima volta che leggo qualcosa di tuo, e mi sono letteralemtne bevuta le 4 parti di questa storia, così cruda e forte da colpire dritto. Brava!