Funny boy – appuntamento galante
Pubblicato da a il 16 novembre 2007
Km di strada macinati e divorati
per disilludere la mia illusione
scoprendo nel suo calendario
che ogni giorno ha un nome di donna diverso,
di paesi e città diverse..
E come una collana di perle preziose
fatta di illusioni disilluse
adorna la parete
di quella casa scarna e anonima..
Il vuoto del suo cuore,
gelosamente celato dietro ad un monitor
segnato così crudamente in quel posto
come un timbro ad inchiostro
lascia impresso il suo segno
Km di luci di notte lasciate alle spalle
Per tornare a casa
col cuore ridotto a cartoccio,
per il macero.
Spremuto, strizzato
E in un cestino finito
Come monili, i giorni e gli anni passati..
A ricomporre con cura la collana della vita
con le perle preziose che avevo gettato
Ciao, sono io, sei libera stasera?
Sono in zona, ti va una pizza?
E così ti sei innamorato:
raccontami di lei
chiedo con aria disinvolta
davanti alla birra
Vedevo in te l’attenzione
e le premure di una madre,
mi racconta,
lei era scontro ed incontro
guerra e pace
adrenalina e sonnifero..
Un “capisco” mi esce a fatica
come un sussurro tra birra e pomorodo..
Una bugia al sapore di mozzarella e funghi..
Rido dentro me,
così ci sei cascato pure tu,
stronzo di merda!
Fottiti …funny boy !!
Fottiti alla memoria delle centinaia di nomi nel calendario..
Fottiti venditore di mille parole d’amore inventate
Fottiti arido verme
dalla proboscide incallita
ed insensibile al dolore umano..
Fottiti a nome di tutte le donne
Fottiti a nome di tutte le amanti
Fottiti a nome di tutti i calendari del mondo
E di tutti i giorni passati e futuri..
Fottiti ora e sempre..
E benvenuto tra gli esseri umani!
E mentre ascolto le sue lamentazioni
durate il tempo degli antipasti
della pizza, dolce e digestivo,
è talmente assorto dal suo tormento
da non accorgersi
del mio sguardo ironico e beffardo
che gusto ancora
al sapore di zuppa inglese e grappa…
E’ stata una cena deliziosa
Che ha lasciato un retrogusto
ancora più gradevole
ma questo lui non lo sa e non lo saprà mai..
o forse a tempo debito..
ma non ora..
No….non ora..
Ora, alle sue richieste di abbracci
per sentirsi ancora vivo,
per sentirsi ancora uomo
per sentirsi riportare indietro nel tempo
io lo guardo e con sorriso mordace,
lo accarezzo sulla guancia
e gli dico “Lo sai, mi dovresti conoscere oramai,
io non scopo con gli amici.
Gli amici li ascolto
Ma non asciugo le loro lacrime..”
16 novembre 2007 alle 2:03 pm
Ciao Anna,
bella l’idea di lui bastardo che alla fine viene ripagato con la sua stessa moneta.
Alcuni versi poi sono spassosissimi, tipo
Un “capisco” mi esce a fatica
come un sussurro tra birra e pomorodo..
Una bugia al sapore di mozzarella e funghi..
Grazie per la “bastarda finale” che mi da:Pi:D:DContenta ti sia piaciuto!
16 novembre 2007 alle 2:04 pm
Mi accodo al commento di Andrea. Bel finale, e bei passaggi. Non male. Ciao!
Grazie Emmaus, non posso che compiacermi del tuo commento!
16 novembre 2007 alle 2:07 pm
Bellissimo… non ho parole!! Complimenti!!
Grazie anche a te ilaria. Contenta ti sia piaciuta questa storia!