Partii
Pubblicato da alfonso il 13 aprile 2008
Partii portandomi dietro una scia di pensieri, e di eventi, e di inutili attese, di incolte speranze che non riuscivano a germogliare nel giardino arido della mia anima.
Pregai e mai preghiera mi apparve più inutile. Alzai lo sguardo al cielo, dove le stelle si nascondono tra la luce del sole e le nuvole, e attesi in silenzio.
Mi venne incontro una improbabile immagine di quello che avevo rappresentato fino a quel punto.
-Quale realtà hai immaginato che non fosse possibile?
Mi sembrò di conoscerla quella voce.
-L’unica che mi fosse concessa percepire, con questi occhi, con queste mani, sentendo la risacca del mare ed il suo odore.
-E’ stato semplicemente quello che hai voluto vedere, la verità hai lasciato che cadesse pericolosamente nel pozzo dell’oblio.
-Avrei voluto rincorrerla, ma ho avuto paura di non riconoscere la strada del ritorno.
-Ed io? Non c’ero io ad aiutarti?
-Ma tu chi sei?
Si avvicinò e cercò un passaggio dove poter entrare. Protese le braccia e mi abbracciò tanto stretto che mi sentii soffocare. Poi lo vidi scomparire, lentamente, dentro di me, come se stesse calzando una tuta.
L’ultima parte penzolò per un attimo dal mio petto, poi fu risucchiata con un suono grave.
Un cuore.
Lo avevo visto grondare sangue.
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14 aprile 2008 alle 9:44 am
Ciao Alfonso,
grazie per questo tuo post. Suggestivo, e vocativo, forse un po’ poco netto, un po’ fumoso, ma senz’altro affascinante.
14 aprile 2008 alle 12:29 pm
Molto bello davvero…più che un botta e risposta sembra di leggere una poesia. Bravo
14 aprile 2008 alle 7:19 pm
Grazie di cuore a tutti e due.