Plagio
Pubblicato da alfonso il 29 aprile 2008
Perché mi guardate in quel modo se non ho altro che mani che tremano e piaghe dolorose sul cuore?
Volete ammirare il plagio che la vita ha realizzato inventandosi mille scuse per farmi credere di esistere?
Come? Quale plagio?
I miei occhi, i miei, non vedono altro che violenza.
Le mie orecchie, le mie, non odono altro che grida di terrore.
La mia bocca, la mia, non parla nessuna lingua se non quella della morte.
Come? Quale plagio?
E l’amore che m’era stato promesso?
L’insulso vostro giudizio, banalizza quest’omissione grave dell’esistenza.
Fantasmi, spettri di invisibili possibilità: Non guardatemi, amatemi!
Alfonso Mormile
30 aprile 2008 alle 6:21 am
Bella poesia, Alfonso! E’ proprio vero che l’amore sembra sparito, e magari mai consegnato, eppure, in fondo in fondo al cuore, qualcosa deve ancora esserci…
2 maggio 2008 alle 9:25 am
Ciao Alfonso, sempre interessanti i tuoi post. Grazie per avercelo fatto leggere!
2 maggio 2008 alle 7:46 pm
In effetti è un pezzo di prosa… non sarei capace di poetare. Grazie per i commenti. Sono felice di far parte di questa realtà.