S’era oramai al terzo tentativo e Giuseppe Garibaldi non ne voleva sapere di parlare, né di battere colpi; il politico che aveva voluto la seduta, esegeta dell’italico nizzardo, spazientito lo chiamò per nome, irritato poi disse: – Peppino?-, infine, allo stremo: – Pino!- esclamò languidamente.
Alfin: – Che c’è?- Disse una voce ed egli, a me ammiccando si riprese: – Giuseppe dimmi che fai?-
-Son qui, dove non credevo-
-C’è un paradiso dunque?- chiese sorpreso il politico di rango – O, dimmi, sei nel limbo? Che no, nel purgatorio non ci puoi stare!-
-Il luogo è ameno, ma senza lussi, sol ci si annoia un poco…-
-Su, dimmi, che fate?-
-Solo si chiacchiera e non si può far nulla e vi si vede errare.-
-Ah, ci vedete… e dimmi che pensi di quel che fo al governo?-
-Beh, certo rifare il concordato…-
-No certo, a fronte a te mi devo vergognare, ma sai ne ho ben più di mille che a seguirmi stanno, ma non uno di cui io potersi poi fidare…-
-Oh, certo noi si era di meno, che, tolti gli infiltrati e poi le spie a cento non s’era mai arrivati, altro che mille!-
-Ma come! I Mille! I MILLE! E poi eravate cento! Ma ancor di più foste valenti! Se l’esercito borbonico metteste sull’attenti!-
-Ma di che parli coglione! Son qui che devo vedere tutti i giorni il mio assassino, con quella faccia da pagnotta fresca, che cerca pure di attaccar bottone, scappo un momento in terra e chi ti trovo:
codesto Benedetto che si millanta laico governante e invece in nuce non sarà che un latitante.-
-Deh, ma chi sei?-
-Il Pino angelico volante, son l’occasion perduta che aveste di nettarvi la coscienza…-
-Ma, ti conosco? Oh, che famoso sei?-
-Mi ricorda una lapide, di fronte a quella banca… Pure, la fama io non l’ho mai cercata, lei mi trovò, purtroppo.-
Toc, toc, bussò qualcuno e poi si avvicinò: -Dobbiamo andare, l’hanno venduta, quel piccoletto, quello con tanti denti. Andiamo l’Africa ci aspetta.-
Il resto è cronaca, un poco rosa e un poco nera.
Milano 12 Dicembre 2008
ah molto ironico e ben scritto.
divertente!
chissa’ se e’ vero che da lassu’ ci vedono errare…
il 12 dicembre è l’anniversario della bomba in piazza fontana a Milano.
e oltre alle vittime dentro la banca ci fu anche un altro Pino volato fuori da una finestra, senza aver le ali nè la voglia di morire.
Forse è quello che risponde alla chiamata del politico senza vergogna.
Per pochi, direi, questo scritto.
O forse ho scambiato lucciole per fiaschi.
A me è piaciuto, lasciando perdere i riferimenti, fondati o meno. Bellissimo il linguaggio datato! Bravo!
Così mi piaci, ironico e pungente, è tutto vero, una denuncia ecc., ma fatta sorridendo è un’altra cosa, bravo!