Io travolto dal dolore, ti dovetti dimezzare,
non trovando recipiente per poterti cucinare,
ma di te ebbi pietà, presi un panno di cotone,
e così con ago e filo i monconi rappezzai,
si’ che, nella cottura, non perdessi forma e aroma
o particola veruna!
Ad unanime consenso fosti eletto vincitor,
commensali al desco stretti fur commossi dagli aromi,
sprigionati nel palato, di cannella e pepe nero,
avvolgesti lor la lingua con l’erogena insistenza
di succosi baci, lascivi.
Gastronomica tenzone ebbe in te campion d’onore,
ché, si tacque, l’operato sartoriale.
Non fu moda, fu rispetto.
ehi, Bernardo d’Aleppo… io non amo lo zampone, ma… ti assicuro che questa volta sono rimasta in estasi… ciao, ciao