Con che misura cede Trieste al Natale:
poche, pallide luci
trasformano in coni i lampioni,
abeti stilizzati, astratti,
una ghirlanda giallina
traversa una piccola via…
Se arrivasse un piroscafo
ne scenderebbe Gozzano.
Il mare chiacchiera, piano,
con l’ arenaria del molo.
La diga è ad un passo,
concreta come un miraggio,
un fortilizio smarrito,
così la vedrà la legione:
appoggiata alla prossima duna;
è la speranza nascosta
della pattuglia perduta,
è il mito, il sogno, la meta
di ogni bimbo che vedo,
dietro gli occhi dei vecchi,
la sera passeggiare sul molo.
Trieste dicembre 1996
Bella, delicata e conversativa proprio come il mare che “chiacchiera piano, con l’arenaria del molo”.