Struggente e vero:
la vita di un’onda,
capriccio di vento,
e d’acque correnti,
s’infrange in spuma
e lì si consuma;
lì, sulla spiaggia,
rende un momento,
dei cieli che vide,
un lampo, un riflesso;
ma torna e rinasce,
mai più la stessa;
ne nasce un dolore,
ne sale un odore,
di putrido e fresco,
l’odore del mare,
consumato e nuovo,
sapore d’amore,
che cerca un riposo,
che neppure al Polo,
potrà più trovare.
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Scusate, ma ho dovuto correggerlo mi hanno fatto notare che mi era scappata una “e”, avevo scritto “parfume” x “parfum”, chiedo venia.