CARLO: COSA SI PUO’ DIRE DI TE ?
Pubblicato da charly11 il 25 settembre 2009
CARLO: COSA SI PUO’ DIRE DI TE ? (9-12-2001) Cosa si può dire di te ? Ci sono talmente tante cose da dire che non basterebbe una vita. Certo è che chi ti ha perso, non sa cosa ha perso o cosa ha buttato. Tutta la tua sofferenza è nei tuoi scritti in cui si legge tanto amore per la tua famiglia ed anche per la vita; ma in altri si sente la stanchezza, la delusione per aver amato una donna che non ti ha capito, che non ti è stata vicino neppure nel momento del bisogno, e tu ne avevi tanti di bisogni. Vuoi sentirti amato per poter riamare e di conseguenza per poter vivere di nuovo: perché la tua vita si è spenta una anno fa ed ora stai cercando di mettere insieme i cocci, quei cocci che qualcuno ha cercato e sta cercando di buttare dalla finestra.Però, io mi sono trovata sulla tua stada ed ho raccolto quei cocci, mi hanno attirata come una calamita attira il ferro e sto cercando di ricostruire un puzzle che per me è molto difficile. Tutti i tuoi pezzetti vivono di vita propria come le tue poesie. Dici di amarmi, ma sarà vero ? Io ci ho creduto e ti ho amato, in quel momento sentivo il tuo amore per me; ma ora, ora è ancora così ? Sai ho paura, paura che quel puzzle che sto ricostruendo con enorme fatica vada all’aria.Vorrei che tutto fosse più semplice, che tutti i tuoi problemi si risolvessero, come vorrei che si risolvessero i miei per poter unire le nostre vite. Ma questo mio desiderio è legittimo ? Non lo so più ! Ho praticamente perso ogni speranza, eppure ti amo, ti amo da morire. Ma spesso ritrovo in te pensieri sulla tua vita precedente e allora mi chiedo: ma ne è ancora innamorato ? Ed io chi sono ? Che ruolo ho ? Forse ho avuto un infinitesimo ruolo, quello di farti reagire, quello dell’amica della porta accanto, ma che tu hai scambiato o voluto scambiare per amore, senza contare che così facendo mi hai ferito a morte.Eppure vuoi anche delle conferme, che posso darti solo io: ti spacchi di lavoro tutto il santo giorno e non sei neanche considerato. Le tue figlie ti amano, ma ti cercano solo se servi loro; se dai una punizione, non viene rispettata. Ma dentro la tua casa esisti ? O esisti solo per me ? Mi viene da chiedere perché tutto questo rispetto per una persona che non ti merita e che continua a mancarti di rispetto.Ma il mio amore esiste per te ? Serve a qualcosa ? Continuo a girare intorno a questo discorso che ormai è inutile perché non so darmi una risposta. Forse sì, esiste, ma è ricambiato ? Non lo so.Io so che mi manchi, come uomo, come amore, come tutto. Per me la tua presenza è la vita, senza di te non so…non voglio pensarci. Il giorno che mi dirai “è finita” sarò morta, morta dentro.Vedi, io non sono capace di scrivere qualcosa di impostante, veramente non sono proprio capace di scrivere: tutto quello che ho scritto è perché lo sentivo e lo sento. Probabilmente questo mio scritto non ti piacerà o ti annoierà, ma non so fare di meglio.Dire che sei un uomo eccezionale è troppo, anche se lo penso. Che sei un lavoratore è inutile dirlo perché è vero, ed io lo constato ogni giorno, che poi tu renda meno di quello che fai è una cosa diversa. Mi piace come scrivi, ci metti l’anima dentro e come dicevo prima, ci si può leggere tanto amore, rabbia, delusione, tristezza: ma questo sei tu !Mi piace anche come fai l’amore, sei stupendo, non credo ne esistano altri come te. Ma una volta che ho detto tutto questo a che giova ? Ti serve per far capire quanto sei apprezzato o per farti apprezzare di più ? Purtroppo e dico purtroppo, penso di essere solo un veicolo per far capire a qualcuno che anche tu conti qualcosa e che se volesse tu ritorneresti da lei in un attimo.Era questo che volevi ? Sono amare le mie parole, ma non trovo una logica diversa. Tanto sono l’amica della porta accanto e tale resterò…Se la felicità esiste dobbiamo riconoscere che sa nascondersi molto bene. Ma domani è un altro giorno…si vedrà…Con infinito amore………(Stefania)