Un uomo
Pubblicato da charly11 il 24 dicembre 2008
Ho conosciuto un uomo. Un uomo dagli occhi da bambino, dall’animo di un poeta, dalla tristezza della vecchiaia, ma non era vecchio e non era un bambino, era semplicemente un uomo: un uomo che aveva sofferto, che aveva dato tanto, ma che nessuno nel corso della sua ancora giovane vita se ne era accorto. Voleva morire per non essere d’intralcio alla vita altrui, ma non ci è riuscito.Voleva amare ed essere amato, ma non gli è stato concesso, e allora la sua vita è diventata un disastro.In quel disastro però ha conservato tutta la sua allegria, la sua dolcezza, la sua rabbia e la sua dignità.Eh sì ! Perché ha conservato anche la sua dignità, anche se non ne è consapevole !Ha perso lavoro, donna e amici; eppure è sempre lì che lotta come un novello don quisciotte contro i suoi mulini a vento.L’ho accompagnato nel suo lavoro, ed è un uomo volitivo; l’ho accompagnato dai suoi cari al cimitero e l’ho sentito singhiozzare come un bambino che ha perso tutto il suo mondo, perché il suo mondo erano loro. L’ho accompagnato al suo paese, e l’ho sentito ridere di gusto, quando ha ritrovato quei pochi parenti ed amici, che l’hanno salutato, come se non lo vedessero da secoli.E tutte quelle persone erano felici di averlo ritrovato, e lui era felice con loro.
Ho sentito la sua tristezza quando si è accomiatato da loro e la sua voglia di rimanere solo, con i suoi pensieri.Ed io l’ho accontentato. Era giusto così.Ho riso della sua pazzia, quando mi ha passato il barbiere per fargli capire come voleva i capelli, ed ha riso del mio imbarazzo.Tutto questo è un uomo che continuo a sentire tutti i giorni, dalla mattina alla sera quando ci lasciamo.Ma è anche irritabile, geloso e a volte sembra persino cattivo.E’ un uomo che sa come far piangere senza dire troppe cose, ma che colpisce nel punto giusto. Un uomo che vuole essere sempre preso per mano, perché gli è mancata la mano della mamma nella sua vita, ma non cerca la madre, intendiamoci. Ha solo bisogno nel suo intimo di essere consolato, perché la vita non gli ha concesso la consolazione materna.E’ un uomo che si può soltanto amare, con tutti i suoi pregi e i suoi difetti. Ma chi non ne ha ?Eppure mi ama, come io amo lui.Ma non ha fiducia in se stesso; ha bisogno di conferme sempre e comunque.Ma non lo critico per questo, anzi forse lo amo di più.Tutto questo ed altro ancora è Carlo.
24 dicembre 2008 alle 8:39 pm
Sarà davvero felice questo Carlo! Ben scritto, anche se, come succede a me spesso, è rimasto postato in caratteri minuscoli e senza gli a capo. Si può comunque sistemare facilmente col Modifica.
Oppure, lascia perdere. E’ bello anche così! Buon Natale!
26 dicembre 2008 alle 6:55 pm
Ciao Charly!
Leggerti ancora è un vero piacere. Bella questa dichiarazione d’amore. Concordo con Emmaus: Carlo è un uomo davvero fortunato! Assicurati che se ne renda sempre conto
27 dicembre 2008 alle 11:55 pm
una dichiarazione d’amore pazzesca.
a me non e’ mai capitato…
aggiungo una frase captata oggi da un libro sui filosofi e l’amore, di Sartre: senza passione, senza meraviglia, dall’intimo.
quando si arriva ad amare cosi’, si e’ fatto centro.
bacisparsi
cate