LA PIETRA DELL’ETERNITA’
Pubblicato da Domenico De Ferraro il 26 novembre 2015
LA PIETRA DELL’ETERNITA’
Il dolore diverse volte ti trasforma in qualcos’altro , il male ti afferra dentro , ti fa pensare che nulla volge alla fine che esiste un limite, una linea invisibile ove gli uomini di buona volontà vivono, prosperano, litigano fanno l’amore in una città che violenta diventa , che rossa si fa, che splende puella sotto il manto di stelle che luccicano negli occhi della felicità.
Vorrei scordarmi di quando ero guaglione e cercavo ad ogni costo questa pietra preziosa , oggi m’ incammino per codesta strada sulagna , miezzo a queste frasche sotto ad un sole cocente ,la pietra dell’eterna giovinezza , la cerco da trecent’anni la cerco tutti i giorni , la mia immortalità è legata alla sua ricerca . Una pietra , un amuleto che rende per sempre giovani chi la possiede.
Con i suoi abiti da mago ambulante con un cappello floscio sul capo un naso rosso, due occhi grandi , il mago attende i suoi visitatori nella scassata roulotte, l’attende con piglio di saggezza, l’attende di notte , di giorno , il tempo passa e lui desidera sempre più morire, vecchio più di seicento anni , stanco in cuor suo di vivere.
Aspetto , aspetto che il mondo cambi , che questo male si trasformi in qualcosa di buono , intanto mi faccio un bel bicchiere di vino alla faccia della morte, che mi volge le spalle, che fugge quando m’incontra che non vuol parlarmi ed a volte mi dice ad un orecchio quando verrà quel giorno faremo insieme una bella festa. Io vorrei pigliarlo per il collo, stringerla forte , sputarla in faccia , dirgli come ti permetti, orrendo marrano , facciano un patto una tregua ,ma lei si nasconde dietro un muro ,sotto una zucca dietro un carro da morto, si traveste da vecchia signora di cent’anni . Chi sà dove si trova la pietra dell’eternità, l’ultima volta lo vista appeso al collo d’un gatto che languido stava tra le braccia d’un nobile signore in verità quel gatto era un gatto mammone che divorava i suoi padroni . Povera gente finita sotto i suoi artigli, mangiati , arrostiti come peperoni sopra alla furnacella. Il gatto mammone capace di trasformarsi in ogni cosa vuole .
Il mago gioca a carte da solo ma più che giocare, cerca con il loro aiuto di capire dove si trova il gatto mammone , che emigrato in America era diventato un ricco petroliere , poi un eroico soldato infine senatore del congresso americano, le ultime notizie lo volevano candidato a presidente degli Stati Uniti d’America . Chi sà se ha ancora con lui la pietra preziosa e quali nefasti sortilegi è stato capace di compiere con quella pietra così potente.
In verità se il mago rappresentava il bene , ed era in vero un angelo intrappolato nelle spoglie d’un misero mortale che voleva ritornare ad essere angelo , il gatto mammone era un demone egoista, crudele ed anche un po’ razzista.
Saputo con certezza dove esattamente si trovava quel demone birbante , crudele dalla lingua biforcuta , il vecchio mago prenotò un posto su una nave per giungere in America a riprendersi la pietra dell’immortalità , per cosi giungere a quella sua fine meritata , quella pace agognata ,tanta sospirata per porre fine al suo tormento che lo rendeva immortale. Cosi chiamata un agenzia di viaggi acquistò un biglietto per poi partire alla volta dell’America.
Che bella giornata , oggi mi preparo la valigia mi porto appresso tutti gli alambicchi ,formule , sortilegi che mi potranno servire a recuperare la pietra ,credo che il gatto mammone oggi chiamato mister Perry sia diventato assai potente, mi devo stare accorto con quel demone assai pericoloso, chi sà di cosa è capace di fare , quante guardie o creature infernali avrà intorno a proteggerlo, mi fa paura assai incontrarlo ma non ho scelta, questo sarà il mio ultimo viaggio , debbo ad ogni costo recuperare la pietra sono troppo vecchio, mi sono sfrastriato di campare di vedere morire tanti cari che mi sono stati accanto nel corso dei secoli , ho avuto dieci moglie , trenta figli , tutti morti tranne pinuccio che adesso ha cinquant’anni ed il mio assistente nei spettacoli che porto in giro per la penisola . In questa mia carovana ove allestisco spettacoli per grandi e piccirilli , quante belle cose abbiamo rappresentato, ho creato migliaia d’illusioni , mondi fantastici da poter ammirare. Nel tempo son riuscito a creare anche un passaggio attraverso l’inferno ove vivono le anime dei dannati ma questo è un percorso segreto che soli a pochi visitatori e consentito vedere. Osservare coloro che hanno perduto la loro vita , languire tra le fiamme dell’inferno è una cosa assai dolorosa , impressionante da vedere. A volte di nascosto da mio figlio pinuccio ,scendo tra quelle valli , attraverso la porta che divide la nostra realtà per inoltrarmi dentro quello pertuso maleodorante ove tra pianti ed implorazioni , sconta la sua pena la mia adorata sesta moglie , meneghella.
Il viaggio verso l’America ha inizio in una giornata fredda , il mago Baldassare ha deciso di portare con lui anche suo figlio pinuccio la scimmia gegè , il pappagallo Michele che conosce tutte le lingue del mondo che un tempo faceva il traduttore alla corte del re di Bogotá ed aveva un incarico privilegiato come consigliere militare. A causa sua, molte guerre son state fatte, molti uomini son morti trucidati vittime innocenti caduti sotto gli spari dei fucili nemici. Salgono a bordo della grande nave un bel mattino dopo aver fatto colazione al bar del porto con cappuccini , briosce , caffè in abbondanza , dopo un bel sigaro cubano Baldassare sale a bordo, scorreggiando fa apparire da quella nube , mal odorosa conigli ballerini , colombe spogliarelliste ,serpenti impomiciati , striscianti giocatori di tresette con il morto, di bacarà , zecchinetta , dadi e roulette russa. La nave al salire del mago s’anima di gran festa, di gran colore la gente accorre ai suoi spettacoli , grandi , bimbi e vecchiarelli ,
turisti d’ogni nazionalità , coppie in luna di miele , agenti segreti con licenza d’uccidere.Il comandante della nave assai contento per la sua presenza mette a disposizione del mago Baldassare una cabina di prima classe.
Signor Baldassare siamo assai contenti che lei faccia questo viaggio con noi ,me lo fate un piacere , potete vedere nella vostra sfera di cristallo, se questo viaggio andrà a buon fine e di nascosta veda se io un dì , diventerò ammiraglio ed in ultimo veda un po’ sé mia moglie mi tradisce quando io sono lontano da casa .
Signor comandante come lei desidera ,assetatevi mo’ vi dico ogni cosa , pinuccio piglia la sedia al comandante, mo’ gli facciamo
le carte , guardiamo nella sfera ed ogni sua domanda sia al fine appagata. Ecco vedo , io osservo il suo futuro non mi faccio capace ,vedo un uomo infilarsi nel letto di sua moglie.
Oh mio dio come sospettavo mia moglie mi tradisce .
Ha una voglia sulla natica sinistra .
Una voglia sulla natica sinistra ma , quello sono io.
Ah va bene , vedo sua moglie , occhi azzurri , bionda, formosa. Ma quella non è mia moglie , mia moglie è mora , corta leggermente grassa .
Comandante allora il fedifrago e lei , va bene andiamo avanti forse è meglio .
La nave prosegue il suo viaggio verso l’America ,dopo venti giorni di mare aperto ecco intravedersi la terra ferma , una densa nebbia offusca la costa, avvicinandosi quasi si dissolve mostrando le prime luci della metropoli , che paca nel suo essere si mostra trionfante agli occhi di chi proviene da lontane terre. La statua della libertà con la sua torcia tenuta in alto in mano illuminata ,saluta coloro che d’ altre terre giungono sulle sue rive.
Siamo arrivati ,pinuccio prepara i bagagli siamo arrivati , adesso dobbiamo trovare il gatto mammone alias mister Perry , recuperare la pietra della giovinezza.
Sarà una cosa difficile assai, papà , proviamo da una vita a correre appresso quel maledetto demonio , capace di trasformarsi ora in un viandante , mo’ in fornaio , mo’ in un politico famoso, mo’ sceriffo da far west alla fine la fa sempre franca, ma mi sono preparato un bel piano per accopparlo .
Non ti scordare del pappagallo ,della scimmietta.
Va bene papà ,speriamo che questa sia la volta buona.
Non preoccuparti questa volta c’è la faremo .
Dici sempre cosi . Poi il gatto mammone ti fa fesso .
Quello è un brutto demone ne sà una più di tutti .
Non preoccuparti ho un piano per sconfiggerlo.
Voglio proprio vedere di cosa sarai capace di fare.
Andiamo ,miei fidi compagni , andiamo all’avventura che la fortuna ci guidi verso la vittoria.
Giunti in America dopo aver visitato New York , aver tenuto qualche spettacolo a Little italy , sotto il ponte di Brooklyn i nostri eroi sfogliando un giornale in un locale a Manhattan , dopo aver mangiato, dormito ed essersi anche divertiti ,spillando qualche dollaro dalle tasche dei tanti creduloni, leggono la notizia che mister Perry e a Washington per una conferenza. Il mattino seguente il mago Baldassare , pinuccio la scimmia e il pappagallo che non vuol più parlare , perché la scimmia gli ha tirato una penna dal suo sedere , partono alla volta della capitale americana . Dopo un intero giorno di viaggio con l’aiuto della sfera di cristallo trovano mister Perry all’hotel the Road . La travestiti da facchini , entrano nell’albergo, fino nella stanza di mister Perry mentre quest’ultimo dorme. Baldassare gli fa un sortilegio lo riporta alle sue originarie sembianze , quelle del gatto mammone.
Miao ,miao maledetti cosa mi avete fatto io oggi dovevo parlare alla nazione intera del mio programma politico. Siate dannati.
Ora vi faccio vedere io . Guardo chi rivedo, mago dei miei stivali di nuovo tra i miei piedi, ma questa volta mi hai stancato ora ti spedisco all’inferno senza ritorno a te tuo figlio la scimmia e il pappagallo .
Aiuto , aiuto grida il pappagallo ritornandogli di nuovo la favella all’inferno non voglio andare. Chiamate i gendarmi , la guardia nazionale i vigili del fuoco. Non voglio finire in padella, mangiato da un dannato o sul trespolo di Lucifero a declamare versi in inglese o in norvegese, in arabo , in cambogiano per il suo diletto. Aiuto , mago fai subito un incantesimo, io voglio salvare le penne.
La scimmia ridacchia in un angolo ,mentre pinuccio mette in atto il suo piano per catturare il gatto mammone, ed ecco che tutto ad un tratto, caccia fuori un sacco e con l’aiuto della scimmia che si gratta i coglioni ad ogni passo , provano a catturare il gatto che scappa , si trasforma in tigre, poi in leone infine in sorcio ed ecco il mago divenire gatto, lesto gli salta addosso e se lo mangia in un solo boccone.
Dopo averlo ingerito, masticato , digerito a dovere il mago divenuto gatto fa un lungo rutto ed ecco fatto e giunta la morte del gatto mammone.
Povero fesso pensa il mago ritornato nelle sue sembianze ti credevi tanto furbo , ti credi invincibile ma alla fine ti abbiamo messo nel sacco . Ora dobbiamo trovare dove hai nascosta la pietra dell’eternità . Questo compito spetta a voi miei fidi compagni , forza pappagallo dimmi dove si trova e tu scimmia valla a prendere, pinuccio stammi vicino che giunto il momento che ti lascio in dote ogni mio avere, ogni mio potere.
Il pappagallo parlando con il morto gatto mammone ,ora con un astronomo , ora con lucifero che adirato giù dall’inferno promette vendetta per aver ucciso uno dei suoi demoni prediletti ,riesce a sapere da un dannato morto tre secoli addietro dove il gatto mammone , demone ora in pensione ha nascosto la pietra dell’eternità.
In un buco profondo ed oscuro si trova gli dice il dannato che altro non è il primo possessore della pietra dell’eternità , in un fosso dentro un foro che congiunge il cielo la terra in un buco cosi putrido, dove escono tanti stronzi che non hanno nome.
Un posto cosi sicuro , tanto sicuro nell’ano di lucifero ove a nessun permesso, vedere, metterci mano ,neppure annusare.
Ora che abbiamo saputo dove si trova, tocca a te scimmia recuperare la pietra ,vai pinuccio accompagna la scimmietta nel profondo averno, dove vive quel diavolaccio che nell’ano, stipa la pietra. Forza scimmia datti da fare che per te c’è un bel regalo un casco di banane, un viaggio in africa dove potrai ritornare a trovare i tuoi parenti.
Pinuccio accompagna la scimmia all’inferno , mentre lucifero dorme, la scimmia gli cava dal deretano la pietra miracolosa
ma nel trarla dal suo ano puzzolente , esce un peto micidiale, super soffocante che conduce alla morte la scimmietta che agonizzante chiama pinuccio con il suo iphone five e gli dice corri pinuccio ho la pietra fai presto sto morendo. Pinuccio corre , inciampa sulla testa di luigi XVI poi su quella di Caterina , la zarina di tutte le Russie ed infine dopo un rotolone , un salto ed una capriola riesce a prendere dalle mani della scimmia la pietra dell’eternità. Scappando a gambe levate, proprio quando dopo aver finito di espellere il micidiale peto, lucifero si sveglia , s’accorge del furto subito.
Allarme, allarme , svegliatevi creature infernali un intruso ha rubato un mio talismano.
Da li a poco tutti i demoni dell’inferno rincorrono pinuccio che impaurito corre lesto verso l’uscita , perdendo i pantaloni ,
poi le scarpe ed infine il suo maglione preferito e dopo aver pagato Caronte di tre denari esce fuori dall’inferno cantando a squarciagola , fatti mandare dalla mamma a prendere il latte . Non son degno di te. O sole mio stà fronte a te. Baldassare già pronto a stringere nel pugno della sua mano la magica pietra in piedi , ritto all’uscita dell’inferno, quasi ignudo , attende che pinuccio gli dia la pietra, ed ecco quest’ultimo uscire di corsa , lanciare con forza verso il padre la pietra, che l’afferra la chiude nel pugno di mano , dopo pochi secondi si trasforma in gatto mammone. Pinuccio sconvolto non vuol credere ai suoi occhi il padre lo ha ingannato. Infuriato si lancia contro mentre il pappagallo canta Vado al massimo .
Mi hai ingannato, io ti credevo un buono, un padre amorevole ti sei servito di me per i tuoi interessi. Ingrato padre , mi hai fregato ,perché padre mi hai fatto questo torto .
Il mago Baldassare divenuto gatto mammone in un angolo miagolando piange ,si lecca il pelo, lentamente, diventa sorcio , pappagallo , scimmia per poi ritornare giovane , assumendo le sembianze dei tanti suoi cari estinti , infine vecchio decrepito stringendo la pietra dell’eternità nel pugno della mano la lancia con forza verso pinuccio che diventa tutta ad un tratto un gatto spelacchiato poi un drago in fine pinuccio mago con un in testa un floscio turbante . L’inferno si richiude lentamente mentre una lunga mano tetra pelosa dalle unghie ad uncino afferra ogni cosa che vive tra il bene ed il male , tra la vita e la morte , tra il sogno e la realtà trascinando per i pochi capelli rimasti il vecchio mago Baldassare che ridente ed urlante grida al figlio:
Pinuccio addio non piangere per me, cerca d’essere un buon mago mi raccomando bada al mio balordo pappagallo ,pinuccio non fare come pinocchio , non dire bugie, chi crede in se stesso crede nel mondo, chi ama se stesso, ama il suo prossimo , non rubare, non dire fregnacce fai sorridere i picciriddi , non badare ai piccioli , fai il bravo picciotto mi raccumanni , del tuo nome ,
dei tuoi avi sii fiero. Addio pinuccio , sei contento, sono morto ti sei tolto finalmente questo impiccione davanti ai coglioni .
Non dire cosi papà ti ho voluto sempre bene , ti ringrazio per ciò che hai fatto per me, ti prometto che ti verrò a trovare quando posso , laggiù all’inferno , poi non si sta tanto male insieme alla scimmia ai tuoi cari da tempo estinti , sai che ridere , ti saluto, chiedo venia ma quando ci vuole , ci vuole questa è la storia di Baldassare del suo figlio mezzo scemo pinuccio il mago dal coso floscio. Abracadabra eccoti qua pietra preziosa , fammi campà mille anni , metti nel sacco quel vile demonio , sereno riposa padre per sempre , parla gatto , parla pappagallo, parla il morto, sorridi scimmia poiché se non mi son trasformato in qualcosa altro nel leggere questa storia , gatto mammone credo non lo sarò mai più.