L’IMMAGINE DI SAN LUCA
Pubblicato da Domenico De Ferraro il 26 ottobre 2024
L’immagine di San Luca
Ogni bolognese conosce la lunga passeggiata sotto i portici che porta al Santuario di San Luca. Anch’io lo percorso con la mia fidanzata . Ma quello che in molti non sanno è che quel percorso era in realtà una strada costruita per proteggere un antico segreto nascosto sotto la collina.
Stefania, la mia attuale fidanzata era una ricercatrice storica d’origine siciliana, la conobbi per caso, dopo essere stato lasciata dalla mia precedente fidanzata . Ero seduto disperato fuori il bar dell’università quando la vidi ella si sedette al mio tavolo , poiché non c’erano altri tavolini liberi cosi incominciammo a parlare. Era bella e maledettamente intelligente , conosceva cose che io neppure immaginavo esistessero . In quel periodo stava studiando dei vecchi documenti quando scoprì tra una scopata e l’altra un riferimento a una “chiave” nascosta sotto San Luca. Io ormai innamorato, incuriositi entrambi , iniziammo a scavare più a fondo, fino a scoprire un passaggio segreto che conduceva nelle profondità della collina.
Lì trovammo un’enorme stanza circolare, con un’antica macchina al centro. L’intero dispositivo sembrava essere stato costruito secoli addietro , ma il suo design era troppo avanzato per l’epoca. In quel momento, mentre entrambi cercavamo di capire , cosa avevamo difronte un messaggio olografico si attivò: “L’amore della macchina , diceva salverà il mondo dall’oscurità”. “Fate l’amore prima che io muoia per sempre”
Stefania la macchina vuole , facciamo l’amore
Sei sicuro ?
Cosi dice.
Forse ti sbagli
Se mi sbaglio mi taglio il pisello
Per carità non pensarci proprio
Adesso ti ho conosciuto e vuoi radere al suolo
la piantina del nostro amore.
Questo arbusto ti reclama
Questa fogliolina pende dal suo ramo
Stefania traducendo gli ologrammi generati dalla macchina ,a me incomprensibili scoprì che quella macchina era stata costruita per generare un campo di energia che proteggeva la Terra da un’invasione extraterrestre. San Luca, con la sua posizione strategica, era irrealtà il punto focale di questa difesa, e la macchina aveva bisogno di impulsi amorosi molto ravvicinati per essere riattivata.
Ma il tempo stringeva: le difese inspiegabilmente stavano cedendo all’odio del mondo vivente mentre un’enorme flotta aliena situata oltre i confini d’Andromeda era pronta ad avvicinarsi alla Terra all’innesco del meccanismo di autodifesa . Se io e Stefania non fossimo riusciti a riattivare la macchina, Bologna – e il mondo intero sarebbe stati perduti per sempre . Cosi abbracciai Stefania fortemente a me e facemmo l’amore con passione e nella fusione dei nostri corpi Stefania ebbe la sensazione che nulla era perduto. Poiché il custode della macchina situata a san luca era un entità vivente e nel vederci ignudi , riattivo d’istinto le difese per salvare la terra , scongiurando cosi un attacco nemico di creature proveniente dal profondo universo. La terra era salva mentre dalla nostra scopata, dopo nove mesi generammo un figlio che mettemmo nome Gesù.