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L’ETERNA BIBLIOTECA

Pubblicato da Domenico De Ferraro il 22 ottobre 2024

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All’interno della Biblioteca Universitaria Domenicana di Bologna, circolava da secoli una specie di leggenda conosciuta da tutti gli studenti fuori sede e non, nascosta in una stanza segreta, esisteva un antico libro che in pochi avevano mai letto. Era chiamato “L’Archivio dei Mondi Perduti” , e si diceva che contenesse la conoscenza di intere civiltà scomparse.

Marco, un giovane studente napoletano appassionato di antichi testi, trovò per caso un giorno una vecchia chiave arrugginita la quale faceva accedere ad una stanza segreta di una biblioteca . Spinto dalla curiosità, entrò in una grande sala, zeppa di vecchi libri, rovistando fu incuriosito da un enorme libro, il quale sembrava vivo e assai scontroso, con timore aprì il libro polveroso. Appena le sue dita sfiorarono le pagine, la biblioteca intorno a lui iniziò a tremare. Le parole sul libro presero vita, trasformandosi in luce pura. Marco si trovò proiettato in un’altra dimensione, un universo parallelo fatto interamente di biblioteche. Librerie infinite, legate tra loro in ogni direzione, sospese nel vuoto cosmico, con milioni di volumi provenienti da mondi sconosciuti. Libri mostruosi e gioiosi, spiritosi e burleschi.

Giovanotto cosa hai fatto disse il guardiano del libro.
Io nulla ho solo aperto un libro
Hai aperto un portale ed il libro e la porta
per accedere in un altro mondo
Mio Dio cosa ho fatto.
Aiutatemi.
Non voglio morire.
Se lo sa il Priore direttore della biblioteca mi rimanda a Napoli.
Tapino me cosa ho fatto.
Calmati giovanotto. Respira.
Mostra dignità.
Sono qui per aiutarti.
Sono o non sono lo spirito del libro parlante.
Un saggio antico.
Un amico fidato. Sono un libro.
E come ben sai noi libri siamo i migliori amici di voi umani.
In ogni libro si cela una soluzione.
Un capitolo per capire come va il mondo.
Per comprendere la realtà del momento.
Siam fatti di carta.
Bello saper leggere tra le nostre righe.
Sia le foglie al vento
Pagine di storia.
Trallero Trallalà
Va bene ma ora Signor libro come ad fare uscire da qui.
Stai calmo.
Ogni cosa si risolverà.
Se lo dice lei
Dovete sapere in quel luogo etereo, Marco scoprì che ogni libro era stato scritto da scienziati di civiltà sconosciute. Società di cui erano state cancellate misteriosamente l’esistenza. Per fare poste ad altre civiltà più evolute ed informate dei fatti dell’origine della creazione delle galassie. In realtà il libro che marco aveva aperto era un mistico portale, e ora lui stesso rischiava di rimanere intrappolato in quel mondo, alieno a meno che non trovasse un modo per tornare indietro.

La soluzione era semplice, ma terribile: doveva chiudere l’Archivio, lasciando per sempre quegli universi intrappolati nel nulla. Ma il prezzo da pagare era enorme: se avesse fallito, Bologna stessa sarebbe scomparsa dalla storia, diventando solo un’altra pagina dimenticata in quell’Archivio eterno. Vi sembrerà strano ma solo una bottiglia di vino rosso, offerta al vecchio saggio in realtà uno spirito intrappolato in quel sapere, spazio tempo, rimasto un po a secco, avrebbe riportato ogni cosa al suo posto. Solo un buon bicchiere di vino bevuto con piacere avrebbe potuto acquistare la sete di quel sapere antico contenuto all’interno di quel magico libro custodito nella polverosa biblioteca domenicana di via Paolo Fabbri 43. Poichè gli antichi dicevano vino veritas quello, schietto non fa male alla salute. Lo spirito in realtà era uno gnomo e s’era scoperto essere un frequentatore di vecchie osterie bolognesi nel corso dei secoli. Se bere vino fa cambiare l’umore , ogni sapere è buono è come un ubbriacatura che ti conduce fino a san Petronio e ti fa cantare d’amore in altre rime ogni sapere.

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