L’ultimo tramonto
Pubblicato da evaluna il 12 luglio 2008
Chiuse gli occhi e si tuffò.
L’acqua del mare, piacevolmente fredda, le procurò la sensazione di mille lame che la penetravano contemporaneamente in tutto il corpo, ma, per un attimo, le regalò anche la sensazione di essere, nonostante tutto, ancora viva.“
Forse sto sbagliando. ” pensò.
Si voltò a guardare la riva. Il tramonto allungava le ombre sulla piccola spiaggia dei pescatori. La sabbia aveva assunto il colore dell’oro rosso e le onde nel punto in cui s’infrangevano sulla battigia creavano spruzzi scintillanti. Si voltò di nuovo, ma, questa volta, a cercare il sole che sprofondava oltre l’orizzonte del mare.In quel punto l’acqua era fuoco liquido.
“Che spreco” pensò ancora, “Adesso torno indietro, esco dall’acqua e affronto i problemi. Accada ciò che deve accadere.”
Nuotando verso riva ora sorrideva. Quel contatto con la natura le aveva ridato fiducia nel domani. La bellezza di ciò che aveva intorno era riuscita a farle capire che prima di arrendersi bisogna lottare, perché dopo ogni tramonto, inevitabilmente, c’è sempre una nuova alba.
Ad un tratto lo vide.
Avrà avuto al massimo dodici anni. Nuotava convulsamente come se all’improvviso non ce la facesse più a stare a galla. Forse il figlio di uno dei pescatori che abitavano le casette di legno sulla spiaggia. Cominciò a nuotare verso di lui. Lo raggiunse nell’attimo in cui affondava sotto la superficie dell’acqua. Lo afferrò con tutte le forze e cercò di spingerlo verso la riva. La forza della disperazione in quella lotta impari contro la grandezza del mare ebbe la meglio. Arrivarono nel punto in cui si toccava ed il ragazzo riuscì a trascinarsi, faticosamente, sulla terra ferma, ma quando si voltò per guardare lei nel punto dove lo aveva lasciato vide solo schiuma che, lentamente, si confuse con le onde.
“Era nell’aria. Prima o poi sarebbe accaduto. Non aveva più voglia di vivere. Era Depressa.”
Questi sarebbero stati i commenti di quanti la conoscevano.
Chissà cosa avrebbero provato nel sapere che era morta proprio nel momento in cui aveva capito quanto preziosa e irrinunciabile fosse la vita e che aveva donato la sua solo come atto di infinito amore. Evaluna
14 luglio 2008 alle 9:10 am
Bella riflessione… sul dare se stessi per la vita di altri quando tutto sembra perduto e senza senso.
14 luglio 2008 alle 10:36 am
Carino! Un finale alla Mattiekian
16 luglio 2008 alle 1:00 pm
bello e profondo, nonostante l’amarezza del finale.
Grazie andrea della citazione
;D