La STRANA STORIA III
Pubblicato da jim il 8 ottobre 2007
“Bombardare la Terra?!?” dissi stupito e sputando il gin Lemon un po dappertutto nell’astronave, non per lo stupore, ma perchè appena arrivato in bocca mi bruciò fortemente la gola. E dissi con ironia:”Scusa ma lemon ne hai messo?”
Il gin lemon è una bevanda alcolica che per una strana coincidenza si pronuncia in egual maniera in tutte le parti dell’universo, essa originariamente era costituita da Gin e da un succo giallo aspro proveniente dalla spremitura di strani frutti gialli che crescono solamente in una piccola regione del pianeta Terra.
L’evoluzione della specie e l’ingengeria genetica hanno portato gli organismi superiori ad avere una maggiore tolleranza dell’alcool che ha permesso di rinunciare all’aggiunta del lemon e di risanare le finanze interegalattiche visto la notevole distanza e il costo della manodopera.
L’unico modo per ottenere i frutti è mandare personale specializzato che abbia studiato dai testi di Turi Patanè “L’arte di rubbari ‘ranci” in dodici volumi e andare nei limoneti a raccogliere il prodotto senza farsi sparare dagli autoctoni o farsi azzannare dai cani da guardia.
Unico metodo di approviggionamento in quanto il prodotto non è in vendita perchè il prezzo di mercato è troppo basso.
“Si, la multinazionale del paese delle Bratte Giganti ha vinto l’appalto per la disinfestazione del pianeta Terra, in effetti ormai la situazione era diventata insostenibile , il proliferare incontrollato dei gatti ci sta rendendo la vita un inferno!”
tentando invano di dire qualcosa d’inteliggente tra un conato di vomito e un altro “Ma domani devo partire per il campeggio?”.
Niente il cervello non rispondeva, il cocktail alieno aveva fatto effetto, stendo una mano sul bancone per afferrare il pacchetto di sigarette che sembrava avere come stemma una foto di Bob Marley ma con molte più mani e due antenne colorate coi colori della jamaica sulla testa.
Ne presi una e l’accesi.
Il fumo denso e lieve uscì dalla mia bocca , pizzica un po la gola ma ha un gusto intenso e un odore forte come di carne arrostita… sa di marjuana…
La testa comincia a diventare leggera e improvvisamente tutta quela sitazione paradossale mi appare come un problema lontano…
Alcuni secoli orsono dopo anni di dibattiti sulla legalizzazione della marjuana sostenuta da tale Bob Maley presidente del pianeta Jamaica (che amava andare sul pianeta Terra per le vacanze e sollazzarsi fumando e cantando per sollazzare gli autoctoni) contro lo strapotere del più grande produttore di tabacco della galassia (Philix Morrix) mandò in missione segreta i suoi mutanti colorati sulle colonie dove gli scarafaggi giganti del pianeta Blatta IV lavorano come schiavi nelle piantagioni di tabacco e riuscì a inoculare il gene che tramutò tutte le piante di tabacco dell’universo in Marjuana di ottima fattura pur mantendo il colore del tabacco.
L’effetto sul mercato mondiale fu dirompente , notevole aumento dei consumi con soddisfazione per i consumatori, Philipx e Bob… e una sorta di muro omertoso fu sollevato sulla vicenda se si eccettua per piccoli gruppi di dissidenti, vecchi pensionati che continuano ad urlare “Giovani drogati, smettetela di fumare e andate via dal mio giardino”, ma naturalemente le loro proteste lasciano nella più totale indifferenza il resto dell’universo.
“Ormai è troppo tardi, tra poche ore il pianeta Terra verrà inondato da enormi astronavi con
sostanze tossiche e una miscela di gas la cui composizione è identica a quella dei gas di scarico della jeep del Presidente della Terra , George Bush”.
e risposi “ma non è il Presidente della Terra!”
e continuò “ah no!?!Il comunicato della degattizzazione con rischi per la salute e consiglio a tutte le speci intelliggenti residenti nel pianeta è già appeso da un anno sulle porte del municipio di Shangai in due lingue: quella ufficiale dell’Universo (lo squittese) e una lingua tipica del pianeta (è stato scelto il Sardo) come da decreto legislativo 1798/32 bis 617 n°Q”.
“Non ti preoccupare, l’addetto ai traslochi un certo Mosè sta già guidando il traghetto spaziale con 1 coppia delle specie non inteliggenti fuori dal pianeta, e si è anche aggiunta una coppia di Sardi omosessuali in vacanza a Shangai”
“Certo è stata u po’ una bastardata, ma come si fa ad eliminare i gatti, senza eliminarne i principali allevatori e alleati, cioè gli esseri umani” e cominciò a sgranocchiare un’ala di pollo fritto con le patate annesse.
Nonostante tutti i miei sensi erano storditi e avessi solo voglia di mangiare e ridere mi sfozai di fare la faccia più seria che potevo e pensare cosa fare per salvare la Terra.
Dopo circa un paio di secondi addentai una coscia e comincia a ingozzarmi con le patate.
La Terra poteva attendere…
Fine 3° Episodio
Tratto da una storia vera , tutti i diritti sono riservati e depositati presso il Tribunale Intergalattico del pianeta Jamaica.
Ogni riferimento a fatti, nomi , personi, colori , razze, strambodi o speci non è puramente casuale.
PS: Ricopio il testo che dall’agosto 2005 all’agosto 2006 appariva nella bacheca del municipio di Shangai vicino a una delibera sull’aumento delle tasse sul riso:
“AIò , PATAGGARROSI Cè DA EVAQUà LA TERRà PER DESENFESTAZIò ALLE 0RE 00.00 del 16 agosto 2006,. Ajò scappummu.”
10 ottobre 2007 alle 12:50 pm
Hai avuto delle trovare davvero geniali… è troppo divertente. Bravissimo Jim
11 ottobre 2007 alle 9:08 pm
Sì, è evidente che ti rifai come modello alla guida galattica. Anche a me è piaciuta molto, quindi non mi dispiace per niente un emulo.
Però fossi in te proverei a staccarmi un po’ dal modello per elaborare qualcosa di tuo, La fantasia non ti manca, l’ironia neppure, hai uno stile brillante e leggero… insomma secondo me non hai bisogno di un modello
12 ottobre 2007 alle 8:26 am
grande Andrea! conosci la Guida!
in effetti in questi primi capitoli sono abbstanza legato a quel racconto, ma non ho copiato parola per parola… di certo qualke idea.
12 ottobre 2007 alle 12:36 pm
Figurati Jim, per me non c’e’ problema. Come ti dicevo io la guida l’adoro, quindi non mi dispiace per niente rileggere qualcosa lungo le stesse linee.
Aspetto il seguito