Icarus
Pubblicato da maelstrom il 5 settembre 2007
Enrico è un uomo italiano, di cultura e posizione sociale medie. Affronta il passaggio agli anni argentati in maniera conflittuale, e si dimena in tentativi maldestri di rinviare il transito verso la senilità.
Il proposito della narrativa è quello di delineare un mondo “anziano” conteso fra saggezza e disposizioni di animo umorali, di presentare personaggi che esternano positività e negatività in maniera equilibrata.
Nella vicenda riferita, l’interpretazione reproba delle azioni umane, vuole avere una lievissima prevalenza sui buoni valori, come segno di tempi piuttosto antropocentrici e di uomini individualisti ed edonisti.
L’autore ravvisa che la terza età non è esclusa da questa aspra, seppur contenuta, egemonia di valori.
Riconoscere che superata l’età della giovinezza nell’uomo permangono risentimenti, inquietudini, invidie, paure, odio, intemperanze e che tutto ciò coabiti con buonsenso, altruismo e pace è l’attestazione che l’anziano è vivo.
“La vita lo possedeva violentemente”.
L’autore
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