200 lire di coraggio
Pubblicato da olaf il 7 maggio 2009
le corde della mia paura
frenano le mani
e la colla dell’insicurezza
blocca le suole sul terreno
vorrei correre
e lasciare volare l’aria intorno a me
vorrei prendere quel vocabolario
e scambiare tutte le parole
inventare una lingua nuova
e parlarvi senza aprire bocca
e guardarvi ridendo nei vostri occhi
ora
voglio solo aiuto
un solvente per le scarpe
e un coltello per la corda
per volervi bene
7 maggio 2009 alle 12:17 pm
E’ vero, Olaf, siamo trattenuti!
Ci manca l’abitudine di mettere a nudo la nostra sensibilità, siamo anche un po’ superbi, stupidamente perbenisti, ci sforziamo di resistere dentro al tritacarne che è diventato il nostro modo di vivere.
Dovremmo avere il coraggio di essere un po’ più…coglioncelli, di vivere con leggerezza, forse saremmo in grado di togliere le briglie a quell’IO che abbiamo impastoiato in nome di…boh.
Chissà se questo commento sproloquioso è attinente alla tua poesia…io l’ho capita così.
Ciao
12 maggio 2009 alle 2:41 pm
un solvente e un coltello a volte li vorrei pure io…
grazie per avercela fatta leggere
27 maggio 2009 alle 10:18 pm
ciao Olaf!
ma che belli qesti versi!
li faro’ miei perche’ esprimono romanticamente le paure di tutti noi che di romantico hanno ben poco.
che bravo!
28 novembre 2009 alle 3:53 pm
Io pure all’inizio avevo un pudore ingiustificato di far conoscere i miei sentimenti.Ho sciolto la mia “colla” col “diluente” del dialetto che ha impedito che le mie parole di dolore restassero chiuse in un cassetto,forse per sempre.La tua poesia. oltre che essere molto esplicita, anche nella metafora che hai usato,è molto bella.Coraggio ,dunque, sciogli queste corde e vola…sempre più in alto, senza paura.Ciao.