Il giornalaio
Pubblicato da alfonso il 20 luglio 2008
Il numero civico, il dodici, non esisteva. Rifeci il vicolo diverse volte per cercare di seguire la numerazione che sembrava messa a casaccio. Poi un segnale di vita, dietro ad un portone udii delle voci e, prendendo il coraggio a due mani, bussai per chiedere informazioni.
-Cerco Pinuccio Fortunato, il cantante. – chiesi scavando nella gola per trovare un po’ di voce.
-E lei chi siete? – chiese a sua volta il signore calvo e magrissimo che avevo interrogato.
-Sono un giornalista, devo fargli un’intervista per il “Napoli word”.
-E che è nu’ giornale?
-Si, è uno dei più diffusi in città, lei non lo ha mai letto?
-Non so leggere bene, guardo le figure. Qualche volta accatto il giornale rosa, quello che parla do’ napule.
-Si, si… certo. Non sa dirmi di Pinuccio?
-Sta di casa in fondo alla strada. Vedete quella porta verde? Bussate, qualcuno prima o poi verrà ad aprirvi.
-Quella porta laggiù? E’ sicuro? A me sembra l’ingresso per la casa diroccata che sta dietro.
-Andate, andate. Là ci abita Pinuccio o’ cantante. Mo scusate, vado di pressa, devo andare a faticare. Mica sono come i giornalai che guadagnano un sacco di milioni al giorno.
-Volesse il cielo. Comunque sono un giornalista, non un giornalaio.
-E che differenza fa? Sempre di giornali si tratta. Ma poi, scusate, avete qualcosa contro i giornalai? No, perché mio cugino sta nello stesso settore vostro, ha un’edicola a via Toledo. Lo conoscete?
-Non ho niente contro i giornalai e non conosco vostro cugino. Non posso mica conoscere tutte le edicole di Napoli?
-Vabbè, io vi saluto. Se incontrate mio cugino nel vostro giornale, me lo salutate.
“Si, certo” – pensai – “al massimo nel mio giornale, tuo cugino ci può stare nella cronaca nera, tra i morti ammazzati”.
Lo salutai con un cenno della mano e lui sfrecciò via veloce su una vespa cinquanta bianca e semidistrutta.
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21 luglio 2008 alle 8:05 am
Bello, però mi pare solo un inizio… dai, Alfonso, vai avanti! Ciao!
21 luglio 2008 alle 9:34 am
Eh infatti! Mica finira’ cosi’, no? Dai fallo bussare a quella porta verde!
21 luglio 2008 alle 6:22 pm
Continua, state tranquilli. Anzi, vi dirò che sta già alla ottantesima cartella.
Grazie dei bellissimi commenti.
23 luglio 2008 alle 12:54 pm
Carino…ora aspetto il seguito…80 cartele, quindi è proprio un romanzo?