Mio padre, un saldato.
Pubblicato da antonino il 30 maggio 2008
Vento d’Africa
Modellati cumuli di sabbia
Cari amici
in battaglia
dalla morte rapiti
Terrorizzato vento lunare
La fuga
Lontanissima la luna
Dai suoi occhi
gronda candida pioggia
Si rinnovò il sorriso
30 maggio 2008 alle 7:02 pm
Pensavo che il “saldato” fosse uno aggiustato col saldatore… scherzo. Bella la poesia. Ciao!
3 giugno 2008 alle 5:01 pm
che omaggio!
triste ma sereno, al tempo.
bravo davvero.
piovono stelle su di te…
27 giugno 2008 alle 12:18 pm
Bella, evoca tutto chiaramente, ho visto il deserto, la luna, la la fuga e la paura