Pubblicato da antonino il 11 dicembre 2007
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Con i tuoi occhi
vedranno i miei.
I miei occhi
vedranno solo i tuoi
e guarderanno con i tuoi
Non avrò paura!
Spero che il tempo
non sia uggioso
e che non sia notte
Nella mia camera
lascia ch’entri il sole
su un raggio
sarò trasferito
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Lasciare il ramo
L’immaturo frutto
non vuol lasciare il ramo
ma è stanco
d’assorbir sole velato
prepotente è l’attrazione
di riposar sul prato
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Primavere
Primavera fiorita
si perde nel lasso di un sospiro
e lascia il tuo profumo
il tuo sorriso – il tuo canto
Altre muoiono
nel volgere di tempi
immensamente troppo brevi
giovani illusioni
si allontanano
in un indistinto infinito
Se ne vanno
nel volger d’un lamento
Che cosa sei?
Anche tu una chimera!
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Senza fine.
Ed ora
come un funambolo
placidamente passeggio
su nuvole d’argento
senza tempo
I retaggi
spiagge senza fine
Un deserto!
Scarna esistenza del pensiero
si proietta in soavi lamenti
per richiamar l’amore
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Credevamo d’ esser rocce
Confortati
dal giovane amore
intendemmo
frantumar la pietra
In diamante si mutò
e dalle sue facce
falsa luce si fissò
Di questa effimera cosa
che ci avvinse
nell’incedere del tempo
resta la nullità
delle illusioni
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Tu il sole
Tu sorgente luminosa
io terra vergine
Tu sangue vivo
io il cuore
Tu libellula
che voli nel cielo
io umile fior di campo
attendo la mia stella
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11 marzo 2008 alle 8:39 am
Un po’ troppo ermetica, non ho afferrato bene il significato, ma forse è colpa mia che non sono un intenditore di poesie…
18 giugno 2008 alle 7:14 pm
Secondo me le idee non sono male come al solito, però dovresti concentrarti di più sul lettore se vuoi che provi quello che provi tu o qualcosa di simile.. ciao