Nudo sono e resto

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Salvifici furono e sono

i nostri nudi visi,

i nostri nudi, visti

nei musei e nelle pizzerie,

i nostri sguardi impudici

negli ascensori e ovunque,

qui sono e guardo

e vedo, non mi nascondo,

rifiuto alla mafia e alla prepotenza,

alla religione e alla violenza,

al potere e alla sudditanza

di poter disporre del mio essere,

o non essere,

chi è orbo, sordo e taci,

già morì

e trovò la sò paci.

Io in pace non sono,

niente mi è definitivo,

non l’appartenenza,

non l’odio o l’amore,

ogni giorno li guadagno,

così come li spendo.

Milano 12 -marzo- 2006

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4 Commenti a Nudo sono e resto

  1. crunch dice:

    Mi piace quel “chi è orbo, sordo e taci, già morì e trovò la sò paci” che fa da contrario etico a “chi è orbo, sordo e taci, campa cent’anni in paci”

  2. andreaandrea dice:

    Simpaticissimo il gioco “i nostri nudi visi, i nostri nudi, visti”

  3. bernardodaleppo dice:

    Bello che ognuno trovi qualcosa di suo gusto, ma voglio migliorare, per il Gran Maiale, criticate!

  4. manu dice:

    Che bel programma di vita…

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