non c’e’ altro modo. e non c’e’ mai stato.

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Diabolico SETTE DEL SETTE!

Pubblicato da caterina il 24 settembre 2008

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 Pubblicato su Mantovachiamagarda intorno al sette di Luglio del 2007 ma non so perche’, mi era sfuggito e ora ve lo sottopongo.

Squisiti Lettori, in questa estate torrida che prosegue il suo corso in un concerto di cicale e grilli anche alle tre del pomeriggio, mi sento proprio di dare i numeri! Dopodomani scorrere il calendario darà un piccolo brivido a chi e’ leggermente scaramantico, a chi crede ad un pizzico di magia, a chi esce dal razionale anche solo per un attimo. Perché dopodomani, Siore e Siori, e’ il 07/07/07…Brrrrrrrrrrrrrr. Quasi da racconto noir…suspense sulle colline moreniche, scricchiolii sul lago di Garda, profezie di Nosferatu o del contadino del campo accanto. Io non mi intendo di cabala, di numerologia, di astrologia, di niente di esoterico ma ho dentro di me degli sprazzi di cose accadute che non mi fanno passare inosservato questo giorno che da normale diventa di colpo speciale, un giorno da segnare paradossalmente sul calendario, una di quelle situazioni in cui si compiono strani gesti , tipo mettere un biglietto in un cassetto con qualche frase o commento relativamente al frangente e lasciarlo li’, fino a quando tra qualche anno nel ritrovarlo mi dirò ”e questo cos’è?”. “Mamma mia! E’ il promemoria di quel 7 di luglio, quando successe…cosa successe?”. E poi accartoccio il bigliettino e lo butto via. Allora mi chiedo cosa e’ servito appesantire il cassetto? Faccio così con un sacco di roba, la chiamo appositamente in questo modo un tantino spregiativo perché passato l’evento, i souvenirs, i ricordi non servono a molto. Occupano solo del grande spazio in mobiletti e comò e tante volte non ci si ricorda più cosa dovevano ricordarci! Santo fosforo! Piuttosto, sono convinta che la miglior scatola dei memorabilia sia la nostra testolina. Ci ficchiamo dentro di tutto, molta parte dei dati rimane ai nostri neuroni assolutamente insignificante e cestinata durante la notte ma alcuni dettagli invece faranno la differenza e diventeranno un pezzetto di noi. Qualcuno ha detto che la cultura e’ ciò che rimane quando tutto il resto se ne è andato. Ecco, un po’ così. Voglio pensare che sia in questi termini perché allora mi pongo in maniera più rilassata davanti alle esperienze e spero che il cervello faccia gran parte del lavoro per me. A proposito di astrologia, Piero Angela, ormai incorniciato a fulgida icona della divulgazione scientifica e che non mi stancherei mai di ascoltare, disse che la faccenda degli oroscopi e’ una bufala per un motivo ben preciso: ognuno e’ frutto dell’ambiente in cui vive e si costruisce il suo destino passo dopo passo, da solo e grazie alle persone sulla sua strada e agli incontri che fa. Questo e’ il futuro di ognuno, difficile poi sapere come andrà. Ma se si lavora sodo e se si semina, logica vorrebbe che tutto poi si appiani fino a far spuntare un sorriso sui giorni futuri. Concordo in pieno. Ma mi diverte molto stare davanti alla tele a guardare le imbonitrici degli oroscopi dalle reti private. Come ce la mettono tutta a far passare per vere, pratiche assurde come segnarsi il nome e la data di nascita di lui e di lei e poi, con una speciale energia che esce dalle dite, tipo Goldrake con la sua alabarda spaziale, dita a volte belle cicciotte e tutte inanellate di pietre similvere , con unghie ad uncino che sembrano quasi artigli tanto sono lunghe, incurvate e smaltate di lucido brillantinato o di fucsia, con tutto questo ambaradan si da’ una vigorosa mescolatina al mazzo di carte solitamente da briscola e voilà: un bel futuro pronto e infiocchettato per il malcapitato o meglio, la malcapitata telespettatrice. Il più delle volte sono signore che si lasciano andare a questo genere di richieste. “Avrà mica l’amante?” “Mi tradisce?” “Tornerà da me?” Il tenore e’ sempre quello. Ma saranno fatti del marito fedifrago, santa costellazione! Eheheh. Capisco comunque che non deve essere facile ingoiare un boccone amaro, dare solidità a dei semplici sospetti e allora si ci si aggrappa anche a chi pensa e si sforza di farlo dietro lauti compensi ma che non può aiutarci, semplicemente perché nessuno di noi ha ne avrà mai la sfera di cristallo, santa strega di Biancaneve! Vogliamo mettere invece il fluido davvero magico della buona parola di un amico che ci mette tutto quello che può per dare un suo parere? Per dire come stanno le cose secondo lui? Impagabile il tempo e la disponibilità di chi vuole davvero alleviare le inquietudini di qualcun altro, con tutto il rispetto per le cartomanti, ovviamente, alcune delle quali talmente comprese nel loro ruolo che finiscono per crederci veramente. Che delusione, Squisiti, nel constatare che il numero sette e’ sinonimo di fortuna. Delusa perché in questo giorno particolarissimo non ci sarà nulla di nero e di spaventevole, niente gialli da risolvere nella Pianura Padana lenta e sonnacchiosa ne misteri da portare alla luce tra i pioppeti ai lati del Po. Avrei voluto una certa dose di trasgressione, lassù tra le stelle e invece è tutto molto regolare e ben incasellato. Ci troveremo davanti semplicemente ad una delle bizzarrie del calendario. Certo che dando una sbirciatina in quel calderone pazzesco e infinito qual è internet, se ne leggono davvero di belle sul numero sette. E’ sacro per gli Ebrei e anche per gli Arabi. Molte strutture si basano sul sette, le piramidi per esempio sono formate da un quadrato, quattro, e da tre triangoli , il che ci riporta al sette. Ne parla la Bibbia come del numero perfetto che collega l’Universo alla vita fisica e materiale. Nella simbologia questo numerino significa fermezza, vittoria, progresso, in astrologia e’ legato al segno dei Pesci ( il mio, guardacaso!) e del Cancro ed e’ il numero del dio Nettuno mentre nella Cabala napoletana, scendendo un po’ di livello ma mi correva l’obbligo, il numero sette significa…vaso da notte. Per cui, se uno si sogna di essersi fatto la pipì addosso, ha l’ambo assicurato… Alla fine di questo breve escursus numerico, Squisiti, mi piace aver realizzato che sette sono i colori dell’iride e che il pianeta terra e’ diviso in sette parti e ancora che i giorni della settimana sono sette e anche le note musicali. Bella questa nota romantica e allora aggiungo anche che sette sono le meraviglie del Mondo Antico, sette i Savii dell’antica Grecia e sette i Nani di Biancaneve che continua a ricorrere in questo mio nuovo contatto con Voi. Per la parte tecnica, direi che può bastare , alla fine sono solo freddi numeri… Ma se mi spingo indietro nella memoria e nei ricordi di cui prima si vociferava, devo ammettere che questa breve storia era già scritta nel mio cuore, evocandomi un ampio lasso di tempo scandito da queste stranezze numeriche. Ero piccola , in un lontano pomeriggio ligure, dal clima ventoso e dal mare nevrotico contro gli scogli, la prima volta in cui la mamma mi fece notare che era il sette luglio del 1977! Quanto tempo… E mi disse: “tra undici anni, l’otto Agosto del 1988 penserai a questo momento e ti ricorderai che ne avevamo parlato. Chissà dove saremo, dove sarai”. Ammetto che fantasticai molto, in quel pomeriggio di salsedine e sabbia. E cosi’ fu, anche se lo scenario era cambiato e in quel nuovo , particolare mese di Agosto mi trovavo in una gremitissima Trafalgar Square, a Londra, di sera. Caldo bestia e Orazio Nelson sempre sull’obelisco, là per aria, a difesa di tutti noi. Era appena nata la figlia di Sarah Ferguson e inavvertitamente misi un piede su di una pagina di giornale dimenticata sul selciato, sulla quale qualcuno aveva scritto una parola non elegantissima nei confronti della nascita reale. Ma erano tempi aspri per gli Inglesi, tempi di transizione, di proteste e contrasti violenti, fino a far rinascere una superba Inghilterra, accogliente più di noi latini, nonostante il suo clima umido e il burro dappertutto in cucina…ma questa è un’altra storia. Incredibilmente non ricordo purtroppo dov’ero il nove settembre del 1999! Nessun oggetto in giro per casa a coadiuvarmi nello sforzo, quindi glisso e arrivo dritta al nuovo millennio dove è facile segnalare queste bizze di numeri e date perché se vogliamo spulciare Frate Indovino, abbiamo già vissuto un primo Gennaio del 2001 e un due Febbraio del 2002 oppure un tre marzo del 2003. 4/04/04 e 5/05/05… Basta! La successione di queste date mi angoscia per tutto questo dannato tempo che passa veloce con il suo tic e tac e io che invece vorrei fermarlo , renderlo quantomeno più pastoso, che si fermi nelle maglie della vita mentre invece così è inafferrabile e antipaticissimo. Dopodomani mi godrò questa stranezza numerica, ne parlerò con mia mamma che mi sembra ancora quella di allora, degli scogli, del ’77, quando tutto doveva ancora dipanarsi nella storia della nostra famiglia e ci lasceremo andare a brevi cenni sulla tanta strada fatta fino a qui . Ma bando alle malinconie. Ci pensa mio fratello a rompere l’incantesimo, passando dal mio computer e buttando li’ la frase ad effetto “ abito al numero civico sette. E’ per questo che nn sono mai entrati i ladri?”. Se lo giocherete al lotto, Squisiti Lettori ed esce …dedicatemi un pensiero. Un po’ sarà stato merito mio, dai, santa ruota di Bari! Mi potreste offrire una pizza…ah no, che poi devo sudare sette camicie per smaltirla. Per dirla alla Piero Angela, dunque, auguro a tutti noi Buona Fortuna, una buona predisposizione d’animo, la serenità e la contentezza, mi spingo alla felicità anche se in molti dubitano della sua esistenza e ci metterei anche un certo benessere e quella sete di bellezza da cogliere nelle persone e nelle cose. Ne ho dette SETTE di situazioni favorevoli che vorrei per tutti noi ma in realtà sono molte di più. Pensatele tutte e non saranno mai abbastanza. Vostra Affezionata

2 Commenti a “Diabolico SETTE DEL SETTE!”

  1. emmaus2007 dice:

    Accidenti! Pure a me era venuto un pensiero del genere riguardo le date così anomale, eppure non mi è mai venuta l’idea per uno scritto…sob…
    E’ invece venuta a te. Benissimo!
    Questo tuo lo si legge volentieri, molto piacevolmente (forse nell’inserirlo ti sono saltati gli a capo, ma non importa), e fa riflettere davvero sul numero 7. Quante cose riconducono a quel numero! Che abbia davvero qualche potere magico? Chissà…
    Quante stelline?
    E’ vero che c’è qualche accento o apostrofo un pochino fantasioso, o qualche periodo un poco lungo, ma quello ormai fa parte dei tuoi scritti. Senza, non sarebbero più loro. Quindi…7! (per restare in tema, ma mi sa che ti dovrai accontentare di 5)
    Ciao Cate!!

  2. caterina dice:

    ma grazie, Emmy!
    purtroppo e’ stato scritto prima del point of no riturn, ovvero del giorrno in cui mi insegnasti a regolare la faccenda di virgole, acccenti e apostrofi!
    e te ne saro’ sempre grata!
    staro’ attenta anche ai periodo lunghi. e’ uno dei miei tanti difetti.
    come sempre, orgogliosa di sentirti amico :)

    e…adoro la polvere di stelleeeeeee

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