VOX CLAMANTIS
Pubblicato da charly11 il 29 gennaio 2009
Certo
Inutilmente urlavo
Scambiavo una mantide religiosa
Per un’Araba Fenice
La rosa la volevi senza spine
Felice incosciente cultrice
Di rarità
La tua lenza
Per un pesce furbo
Non aveva neppure subdole esche
Scusa se disturbo i tuoi sonni
Ora
Povero pescatore di incommestibilità
…………………………………………
Vorrei che la mia carne
Fosse vetro pulito
E la mia mente
Luminosa e densa
Così tu sapresti
Ciò che pensa
E il nostro attendere
Sarebbe finito
…………………………………………
Ho appeso al chiodo
Le spoglie
Del mio antico fasullo cinismo
L’anima reclama ancora
La catartica fiamma
Che non è mai presente
Ma solo cocente nostalgia
O disillusa speranza
Una povera danza in maschera
Non può regalarmi la vera convinzione
Di esistere ancora
Non è più ora
Di sperperarsi
In gratuiti doni cerebrali
30 gennaio 2009 alle 3:31 pm
Mi piace questa tua, ma la leggo a fatica, si visualizza un carattere piccolissimo e compatto.
Ciao Charly11