L’ALBERO DELLA VITA
Pubblicato da Domenico De Ferraro il 19 dicembre 2008
In prossimità delle feste di fine d’anno il signor Antonio Natale incominciò a girare negozi e mercatini ,per trovar vari oggetti mancanti
per addobbare il suo albero natalizio quest’ultimo avrebbe dovuto far morire d’ invidia tutto il vicinato , Antonio
aveva intenzione di fare un albero cosi grande come non sé ne era mai visto dai rami cosi lunghi che sarebbero usciti
dalla sua finestra tesi verso il cielo ricolmo di palline e stelline ninnoli e campanellini, miniluci e quant’altro.
Avrebbe fatto un grande albero ma non avrebbe fatto mai e poi mai il presepio.
Il presepio non lo voglio fare non m’interessa voglio fare solo l’albero ,andava ripetendo a chiunque incontrasse o si trovasse
a discutere di cosa fare nell’approssimarsi dei giorni festivi. Un albero enorme voglio addobbare ,un abete meraviglioso
pieno di luci, l’albero più bello di questo mondo ,tutti dovranno vederlo splendere da ogni luogo di questo mondo dal polo nord al polo sud.
Di presepi in vita mia ne ho fatti più di mille ma per quest’anno basta , faccio solo l’albero , alto cosi alto che dovrà toccare il cielo così ognuno
si potranno arrampicarsi scendere e salire , andare a fare acquisti ,regali ,sedersi dove gli pare.
Il mio albero unirà il cielo e la terra simile ad un ponte congiungerà l’inferno al paradiso così di nascosto si potrà
entrare in paradiso a vedere come sé la passano , salutare qualche pia anima , un amico defunto ,una persona cara.
Lo farò pieno di luci intermittenti con mille giochi di luci dai svariati colori .
I giorni che passarono Antonio di notte nei suoi sogni incominciò ad avere strane visioni ora un pastore
con una pecora smarrita sulle spalle veniva a bussare alla porta del suo dormiveglia.
La prego signor Antonio faccia il presepio come faranno le mie pecorelle a vivere
non potranno più brucare l’erbetta sopra i monti mangiare il dolce trifoglio ,
se non fa il presepio come potrò incontrare il buon pastore a far guarire la mia pecorella zoppa.
Antonio a quei sogni si svegliava di colpo correva a farsi
una camomilla e continuava a ripetersi : no non farò mai e poi mai il presepe quest’anno farò solo l’albero ho deciso e ritornava a dormire.
Durante una notte dopo che lui aveva passato tutto il giorno
a decorare l’albero di mille luci colorate nel bel mezzo della notte
venne un fornaio orsù gli disse fate il bravo Antonio fate anche questo presepio
la gente ha fame i pellegrini debbo mangiare son stanchi del viaggio sé lei non fa la grotta del panettieredove
io cuocio il pane ,cosa mangeranno i pellegrini ed i viandanti.
Di li a poco sbucò anche la vecchina delle caldarroste
ed io ho raccolto questo sacco di castagne con le mie mani
sopra un monte aspro per la gioia dei passanti , ed anche il venditore di lupini , ed il ricottaro si lamentarono nel suo sogno Antonio ,l
ei toglie il pane dalla bocca a nostri figli sé non fa il presepio come vivremo noi .
Antonio a queste lamentele nel suo dormiveglia si svegliava di colpo e correva in cucina a bere
un bicchiere d’acqua. Vogliono costringermi a fare il presepio
ed irremovibile ripeteva :no mai e poi mai quest’anno faccio solo l’albero .
Durante un pomeriggio freddo mentre Antonio leggeva un libro nel suo salotto
sentì tutto ad un tratto bussare alla sua porta di casa . S’alzo ed andò ad aprire
con sua somma meraviglia vide davanti a sé i tre magi . Buongiorno gli dissero i tre magi .
Buongiorno rispose Antonio ,cosa posso far per loro disse Antonio.
Vede caro disse il più vecchio dei tre .
Oh mi scusi mi presento mi chiamo Baldassarre , lei permette possiamo entrare vorremmo parlare
con lei d’una annosa questione.
Prego accomodatevi entrate , desiderate una tazza di the .
Si grazie rispose Melchiorre con tanto zucchero ed una fettina di limone in più . A me piace molto dolce .
Prego accomodatevi come posso esservi utili.
Vede disse Baldassarre riprendendo la parole noi siamo ambasciatori di pace veniamo da tanto lontano vorremmo dirle
anche a nome dell’associazione amici del presepio perché quest’anno s’ostina a non voler fare quest’anno il presepio
lei ci perdoni di quanto domandiamo sappiamo lei e stanco
vorrebbe fare solo l’albero e un suo diritto una sua libera scelta
nessuno la può costringerla a fare o non fare ,ma ci pensa alle conseguenze del suo rifiuto ,del suo atto , quante persone si troveranno
senza lavoro per non parlare di quella pia madre
e di quel santo padre non vedere nascere anche in questa sua casa il loro divino bambino concepito con tanta fatica ,
tante peripezie e sacrifici. Poverini , luce, speranza per ogni
uomo di buona volontà salvezza nel periglioso cammino dell’esistenza vita che scaccia l’ombre della morte, e lui che
nasce povero in quella notte fredda per essere così figlio di tutti .
Avere un presepio in casa vuol dire ritornare ad essere bambini essere più buoni non crede signor Antonio ?
Non so che dirle sono assai confuso adesso in proposito , non pensavo di far del male, non facendo il presepio.
Poi guardi quanta strada ancora a noi ci tocca fare abbiamo dovuto deviare e allungare la marcia di tre giorni
per venire a casa sua dopo aver saputo tal brutta notizia .
Abbiamo con noi i regali a chi mai li daremo questi nostri umili doni , ma ci faccia lei quest’anno
forse il più bel regalo a noi mai fatto, faccia il presepio .
Vedrà cosi felici tre poveri vecchietti e tant’ altra gente che la verrà a trovare per queste feste.
C’ ascolti vedrà ne rimarrà contento e quando giungerà l’epifania ci potremo rivedere ,salutare ,scambiarci qualche regalino non trova.
Non so vedremo , non sono molto convinto vedrò cosa posso fare adesso non prometto nulla, dovrò pensarci su .
Gaspare si fece avanti ed abbracciò Antonio e disse :
Il presepio ricordi è lo specchio della vita ,mio caro amico.
Sia buono gli sussurrò nell’orecchio prima d’andarsene .
Arrivederci caro e ci pensi su non faccia passare molto tempo che Natale e alle porte,disse Baldassarre.
Non passò molto tempo che senti bussare di nuovo
alla sua porta s’alzò ed andò ad aprire era un signore dalla lunga barba bianca con un grosso cappello in testa, buongiorno
disse il venerando vecchio .
Cercate qualcuno in particolare disse Antonio confuso.
Si disse il vecchio cerco il signor Antonio .
Sono io come possa essere utile?
Ma prego s’accomodi non rimanga sull’uscio una tazza di the?
No grazie preferisco un buon caffè un espresso napoletano.
Dunque caro Antonio vengo subito al sodo sono qui per capire perchè quest’anno ti ostini non voler fare il presepio qualcuno
ti ha fatto un torto ti ha mancato di rispetto dimmi provvederò a risolvere ogni cosa.
Anche lei , qui a causa di ciò , da poco sono andati via
i tre magi ho provato a spiegare la mia posizione.
Vedi , non che io non voglio fare il presepio perché ho subito
un torto si tratto solo d’una scelta personale , sentire queste feste in modo diverso attraverso lo spirito dell’albero
che cresce ,germoglia dà alla fine i suoi frutti ,origine della vita
vederlo ornato di palline colorate di regalini appesi
m’intenerisce assai, io solo questo voglio fare, nient’altro.
Comprendo , ma questo tuo rifiuto purtroppo ha causato un sacco
di problemi ed io ho dovuto scendere fin qua giù dalle vette
dei monti del nord mettermi il cappotto pesante e venir a parlar con te di questa storia a quattrocchi dopo che sono venuti
a lamentarsi tutti i pastori, il vinaio, i soldati perfino erode che è un superbo di natura quando ha saputo
che tu non volevi fare il presepio sé messo a piangere offeso causa il torto subito .
Per non parlare poi di Giuseppe che mi ha tanto commosso.
Ha detto che era colpa sua sè non ispirava pace e non rappresentava più l’esempio del buon padre di famiglia.
Antonio per favore non arrechiamo torto a nessuno
fai il presepio t’aiuto io se hai pochi soldi
domani te li mando tramite Gabriele, d’accordo ?
Va beh come posso rifiutare , ma ditemi voi chi siete ?
Antonio mio non mi hai riconosciuto, io sono Babbo Natale.
Davvero? vi ricordavo più grasso.
Ho dovuto fare un po’ di dieta sai quest’ anno me la consigliato
il mio medico causa il soprappeso le preoccupazioni etiche politiche, lo stress dei recenti tempi un po’ anche a dire il vero
e che son vecchio e debbo riguardarmi la salute.
Mi deve scusare sé per caso vi ho mancato di rispetto .
No ci mancherebbe, cosa dici ti perdono non aver paura in questi giorni dobbiamo essere tutti più buoni.
Allora caro Antonio mi raccomando passiamo queste feste di fine d’anno in santa pace facciamo l’albero ed il presepio
mettiamoci i nostri sentimenti migliori sotto l’albero insieme ai nostri regali, desideri e speranze per un domani senza guerre ,
un sogno d’un bene che congiunge il cielo e la terra attendiamo aldilà di ogni dogma seguendo la natura del nostro essere
diritti verso sera in quella notte fredda piena di stelle il miracoloso evento che nasce in una misera grotta ,dentro noi stessi
sogno d’una magica notte d’inverno tra il bue e l’asinello l’immagine quel povero amore.
19 dicembre 2008 alle 18:38
Ciao Domenico, e bentornato :)
E’ molto carina questa tua. Specialmente le ultime righe, dove di concedi un po’ di lirismo. Forse pero’ un po’ di punteggiatura le avrebbe rese ancora piu’ luminose.
Buone feste!
22 dicembre 2008 alle 15:48
Questa tua è carina, però la punteggiatura langue…niente di drammatico, comunque. E’ subito sistemata. Ciao!
22 dicembre 2008 alle 23:41
Eh sì, la storia è molto natalizia e tenera. Mi fai sentire in colpa perchè nemmeno io voglio fare il presepio, i miei gatti me lo demoliscono in un momento. Già l’albero ha mezze palline, le altre le hanno rotte loro.
Certamente andrebbe rivista un poco la parte grammaticale. N.
28 dicembre 2008 alle 18:39
UNA BELLA FIABA DI NATALE, COMPLIMENTI. TI INVITO A LEGGERE NELLA MIA RACCOLTA UN RACCONTO DAL TITOLO SIMILE AL TUO IN CUI SI PARLA DI UN MAGICO ALBERO DI NATALE E DI UN FANTASTICO PRESEPE.
AUGURI DI BUONE FESTE.
ADB