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La Leggenda Dell’Uovo Pasquale

Pubblicato da Domenico De Ferraro il 10 aprile 2009

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paesaggio-con-uovo.jpgLA LEGGENDA DELL’UOVO PASQUALE

In una bella giornata di sole, che metteva nel cuore tanta gioia nell’inizio di primavera quando gli alberi secchi incominciano a colorarsi di rosa e di bianco ,
dopo aver visto tante disgrazie accadere sulla terra terremoti , guerre e carestie , violenze d’ogni genere .
Stanchi di vedere trionfare il male sul bene alcuni angeli corsero a riferire al Signore della terra e del cielo, della vita e della morte
di ciò che accadeva laggiù su quel piccolo pianeta chiamato Terra .
Signore, là giù su quel pianeta, uno degli ultimi anelli della vostra creazione s’ ammazzano a vicenda , rubano e imbrogliano , copulano e gozzovigliano ,
chi è più forte ed ha il potere ingrassa , diventa sempre più ricco mentre tanta povera gente è costretta a soffrire tante pene, tante umiliazione
vedesse in quelle case che loro chiamano ospedali quanti vecchi , donne ,giovani e bambini aspettano ansiosi un vostro miracolo .
Signore una vostra buona parola potrebbe cambiare ogni cosa , quando ce la fate una visitina ?
ne rimarranno contenti son sempre figli vostri , creature da voi create.
Impietosito assai nostro signore a quelle parole dopo aver allungo meditato decise un giorno di fine settimana quando non aveva
troppi impegni segnati sulla sua agenda d’andare a di far visita a quelle creature che lui un tempo addietro aveva creato.
Così chiamato due,tre santi amici suoi San Pietro ,San Tommaso San Matteo si recò insieme a quest’ultimi in mezzo
agli uomini a vedere che aria tirava da quelle parti ,con l’intenzione di sentire proteste varie, ma anche comprendere
il perché d’ alcune lamentele che facevano sul suo operato.
Ordinato una carrozza trainata da sei cavalli bianchi alati accomodatosi dentro ben vestito, con un paio di quanti ricamati,
per cappello una tuba di velluto ed inforcato i suoi occhiali d’oro elegante e profumato disse al cocchiere suo fido arcangelo :
vai Geremia che ci facciamo una bella sorpresa questo anno agli uomini sulla terra.
Voglio vedere e rendermi conto di persona di quest’opera mia , che con tanto amore la creai un tempo cosa è divenuta oggi.
Ci son diversi miei collaboratori son secoli ormai mi pregano di scendere sulla terra per andarli a trovare, loro dicono
per trovare una soluzione insieme di fronte a quel male che si è impadronito di quelle povera terre.
Dove esattamente andiamo disse San Pietro tirando fuori dalla sua giacca un lungo sigaro ed accendendolo sbuffando
a sinistra e destra nuvolette di fumo che assumono la forma ora d’un teschio , ora d’un serpente infine d’un cherubino
ivi stiracchiandosi e sorridendo al Buon Signore , che infastidito del fumo l’ammonisce dicendo:
Ma cosa fai benedetto uomo t’accedi un sigaro ? Pietro buttalo via subito via stiamo andando a trovare tanta povera gente sofferente
negli ospedali luoghi di dolore di quel piccolo mondo chiamato terra.
Non stà bene fumare , non dai certo il buono esempio .
Pietro quando ti deciderai di smettere di fumare?
Per favore non farmi ripetere sempre le stesse cose
mi raccomando , non farmi arrabbiare che voglio stare sereno.
Rivolgendosi di nuovo a Pietro sottovoce :
Non voglio che tu la prenda come un richiamo personale .
Ma se ci troviamo in queste condizioni e per aver trascurato un po’ dall’occuparmene per motivi che tu sai ,
te li affidai a tè a suo tempo.
Tu mi promettesti che te ne saresti preso cura.
Pietro sbottonando il colletto della camicia ,Signore per favore non mi mortificate più , mi fate sentire come se fossi
un traditore ,un criminale , un povero imbroglione.
Va beh lasciamo stare voglio essere buono anche questa volta.
Ahhh che bell’ aria fresca e fine dicevano che era inquinata irrespirabile io la trovo così gaia e frizzante scrivi Tommaso.
L’aria è buona , non si nota nessun inquinamento nella stratosfera. Mettiamo tutto a verbale non si sa mai .
Giusto dice Tommaso nel prendere il taccuino tirando dalla tasca prima una trottola poi una penna ed infine un quadernetto macchiato.
Ma che tieni in queste tasca disse il signore .
Pure la trottola ti porti appresso , Pietro requisisci quei oggetti a Tommaso.
E non facciamoci sempre conoscere.
Tommaso mi dispiace per tè che hai una età venerabile.
Ti metti a giocare ancora con questi oggetti.
Mi dovete perdonare ma sono un regalo d’un cherubino ieri sera io e Giovanni pregavamo quando …..
Basta non voglio saper altro.
Questa gita sulla terra me la fate intossicare cosi facendo.
Ricomponendosi :
Quale luogo si è deciso di visitare per primo Matteo ?
Signore vi voglio portare a vedere un nosocomio famoso assai
dove si curano tante malattie e si paga una bella cifra per essere ricoverati e curati ma credetemi ne vale la pena .
Sono dei veri maestri nel curare soprattutto l’artrite reumatoide.
Ah questa notizia mi fa tanto piacere , pure io ne soffro da tempo ,
qui al ginocchio ahi come mi fa male Tommaso scrivi , prenotare un appuntamento personale dal professore per una visita intramoenia.
Intanto saputo dell’arrivo sulla terra del Buon Pastore ogni governante, ministro , presidente , dirigente di partito , sindaco , governatore
voleva invitare l’illustre ospite a far visita alla propria città , imbarazzato il signore disse a Pietro :
Disdici ogni impegno mondano Pietro questa deve essere una sorpresa agli ultimi , ai poveri infermi.
Signore dovete scusarmi non so come si è diramata la voce del vostro arrivo senza che noi facessimo alcun preavviso.
Abbiamo ricevuto ,tantissimi inviti per cerimonie importanti con mille e più invitati , hanno organizzato per voi grandi feste
con fuochi d’artificio con la banda in testa signore mio così v’attendono trepidanti sulla terra.
Adirato il buon signore Disse : Voglio sapere chi è stato a rendere pubblica la notizia del mio arrivo.
Questa volta caro Pietro il responsabile merita una punizione.
Come voi desiderate signore disse Pietro m’accerterò del fatto ,
e farò senz’altro punire colui che ha tradito la mia fiducia.
Anche sé un presentimento c’è l’avrei Giu..da , ma quella con lui è una storia vecchia che si ripete puntualmente.
Ora che siamo giunti sulla terra in incognito facciamoci una passeggiata , senza farci notare , siate seri e seguitemi a distanza
ci andiamo a mangiare una deliziosa fettina di pastiera a prendere un buon caffè ,mi hanno detto che in questa città
che ora visitiamo ne fanno uno assai delizioso , offro io non vi preoccupate.
Grazie dissero Pietro ,Tommaso e Matteo .
Allegramente si tuffarono in mezzo alla gente , per poco in quella confusione il Buon Signore non veniva investito da un motorino
che sfrecciava come una saetta e come un semplice mortale disse:
Per poco non mi buttava sotto.
Poi passato lo spavento guardandosi intorno disse con un marcato accento forestiero
Però l’è Bella questa città mi è venuta proprio bene quanto lo fatta disse ancora il Buon Signore .
Quante vetrine piene di tanta bella roba , i palazzi sono stupendi prendi nota Tommaso quando risaliamo in cielo presentiamo
un progetto per edificare anche noi lassù un edificio stile liberty come questo.
Giunti al bar si sedettero comodamente ed inforcati gli occhiali i quattro presero ad ammirare il passeggiare dei turisti ,soldati,
marinai , gente qualunque per strada .
Pietro dicevi che la terra era infelice che versavano in tante disgrazie guerre e chi sa cosa altro io vedo che qui stanno tutti bene .
Signore rispose Pietro se volete rendervi conto di come và questo mondo dovete seguirmi per altri luoghi .
Va beh andiamo disse il Signore ed usci dal bar dopo aver pagato quello che aveva consumato , regalò una discreta mancia
al cameriere che gli spolverò e liscio la giacca donandogli un garofano da mettere all’occhiello.
Grazie disse il Buon Signore , Tommaso prendi nota questo ragazzo è assai gentile per questo sarà con me stasera stessa in paradiso.
Buona giornata disse il ragazzo e grazie per l’invito ma il paradiso nostro sta qui a casa mia.
Quanto è simpatico , buona giornata rispose il Signore.
Venite disse Pietro andiamo per queste vie.
Dove mi porti Pietro?
Non correre lo sai che mi fa male il ginocchio quando cammino troppo incomincio a zoppicare .
Ed entrarono in un grande ospedale quando furono all’ingresso del pronto soccorso il Signore sconvolto nel vedere tante
barelle disse :
Oh quanta povera gente.
E questo è niente disse Pietro . Entrate , prego
vi renderete conto di persona di quanto lavoro c’è da fare.
Ed il signore vide . Bambini piangere tra le braccia delle proprie madri , vecchi depressi lungo i corridoi trascinarsi
su carrozzelle provviste di asta con appese flebo di due o tre litri.
Vide zoppi e ciechi, matti ridere da soli , vide gente sola e disperata piangere in un angolo pregare per non morire perché avrebbero
lasciati soli i propri figli in balia d’ un mondo crudele.
Il signore vide infermi ed infermieri le lacrime sgorgare e scendere lungo pallidi visi di fanciulle portare di sala in sala i propri figli a far controlli da illustri medici.
Il signor vide e colpito da tanto male alzò la mano a benedire la tanta povera gente.
Poi disse per completare questa visita voglio regalare ad ognuno un mio ricordo così comparve tramite una bianca colomba
in ogni stanza d’ospedale, in ogni misera casa , in ogni luogo ove l’uomo si trovava a soffrire, un uovo .
Cosa dici Pietro spero il mio dono gli sia gradito ,gli ho regalato ad ognuno un uovo speciale quando l’apriranno qualsiasi cosa desiderano sarà subito realizzato.
Pietro ho fatto bene ?
Signore ogni vostra azione e degna di lode spero solo che guariscano e ritornano a stare bene .
Intanto io li aspetto in paradiso quando essi verranno potrò di nuovo riabbracciarli ,quel giorno credo sarà un grande gioia .
E mentre il Buon Signore insieme ai suoi discepoli fece ritorno verso la sua casa celeste discutendo con i suoi discepoli su ciò che aveva visto con i suoi occhi .
Una canzone soave si sparse nell’aria :
Eravamo schiavi ed il signore ci ha liberati
da ogni male , conducendoci lontano da nostri oppressori , siamo passati a nuova vita risorgendo in lui abbiamo
rinnovato la nostra promessa di salvezza , il nostro destino nel ritornare al padre come suoi amati figli .
Così cantando una fila senza fine di persone sole e sofferenti seguiti d’angeli luminosi s’incamminò verso il cielo stellato attraversando l’universo ,
pianeta dopo pianeta mentre dal basso ogni pio uomo o donna poteva vedere una lunga interminabile schiera d’anime svanire
in quel sogno d’ amore rincorso faticosamente per tutta la loro esistenza.

2 Commenti a “La Leggenda Dell’Uovo Pasquale”

  1. andrea dice:

    Ciao Domenico, e’ un piacere leggerti di nuovo :)
    Interessante la tua idea qui.
    Ho solo due appunti, puramente formali:
    1) forse in alcuni punti sei stato un po’ sbrigativo, come ad esempio quando il Signore incontra le miserie umane. Io forse ci avrei speso qualche linea in piu’ visto che e’ un po’ il centro del racconto.
    2) la prosa ha qualche angolo che andrebbe smussato, qualche frase che proprio non suona bene, e qualche errore di grammatica/ortografia
    Nel complesso comunque una lettura piacevole.
    Grazie per avercelo fatto leggere!

  2. andrea dice:

    Oh a proposito, non so se hai visto che la cara Giangia sta curando un concorso letterario di filastrocche e fiabe, magari potresti provare con qualche tuo lavoro :)

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