RACCOLTA CANTI ESTIVI
Pubblicato da Domenico De Ferraro il 10 luglio 2024
POESIE BEAT
Vento di Strada
Il caldo vento dell’estate soffia sulla mia pelle
Soffia tra le mie parole ,perse nel loro sognare
mentre cammino ,lungo un sentiero polveroso,
Vado verso altri giorni ed altre avventure
Le luci della città ,tremolano all’orizzonte,
Ed io vado, verso un amore sincero ,nero a metà
Verso una sinfonia di musiche e asfalto.
Ed il vento soffia forte, mi spinge verso le isole
Scorre nel mio sangue intriso di santità
nei canti marini , sono un martire dentro di me .
Il viaggio mi porta lontano
sopra quel camper di medici di strada ,con la speranza
di conoscere e guarire. Io vado in compagnia
al tramonto del mio vivere con l’ardire
di molti dire e poche idee da vendere.
I pensieri scorrono come fiumi,
Scorrono con tutte le mie sconfitte
Scorrono in questa vita mia , verso il porto del dolore
dove danza e dorme ,domenica con il suo male
Ed io non so , quando partirò per un altra guerra.
Vedo le navi galleggiare sull’acqua bassa del porto
ed il mio corpo ,naviga ,
verso altre espressioni ed altre esperienze .
Senza argini, senza limiti,
Libero di esplorare l’infinito,
in cerca di tante verità nascoste.
La strada è una maestra di vita,
A volte spiritosa a volte assai cattiva
Cosi imparo a cantare a mie spese ,questa canzone
di libertà e sofferenza . Ed io confesso di non conoscere
altro viaggiare , altro immaginare per essere felice.
La strada mi conduce lontano
e ogni passo è un verso libero ,
mi veste di una poesia senza fine.
Visioni Psichedeliche
Nel caleidoscopio della mia povera mente,
i colori danzano e si fondono in girandole colorate
creando paesaggi surreali, dimensioni plastiche
dove l’immaginazione crea altri mondi
Altre dimensioni ultraterrene per giungere alla soglia
dove la psiche vacilla nel tremolio
delle luci delle fioche stelle di luglio.
Osservo mondi paralleli,
Ammiro l’amore , armonia suprema,
la pace , melodia costante,
Risuonante nell’anima del mio essere vagabondo.
Ogni visione è un viaggio, verso altri possibili mondi
verso altre terre ed altre nazioni , verso altre canzoni
Le quali si dischiudono , si scindono in ritornelli
e assuefazione , stilizzate in schizofreniche pretese
di voler scoprire il vero volto di Dio.
Ed io busso alla porta del paradiso con una lunga fila
di santi dietro di me , frati e dannati ,donnine allegre.
Io busso alla porta della felicità , illuminata dalla luna , vestita da puttana .Ed io non conosco , dove sono
neppure ,cosa sono diventato. Verso dopo verso
correndo , mi sono perso ,dentro il fumo delle mie parole Parole grigie e scimmiesche ,teschi danzanti, danze
di ippocampi e calamari, di lucci e spigole ,di vongole .
Vocali e consonanti , veraci in attesa giù al porto ,
pronte a salpare per altre mete , altri lidi.
Tutto è amaro, tutto è amore.
Immaginare oltre i confini del possibile una vita possibile Spoglia di contraddizioni di azioni deleterie ,al caldo delle canzoni , con i calzoni sotto il braccio in sere d’estate eterne Giovanile volare, verso ,casa dell’amata, volare oltre questo muro d’ipocrisia, con te o senza di te . Verso una sera d’amore con una sete di sapere. E nella follia dei miei momenti poetici , ritrovo la mia sanità.
Beat di Notte
La notte pulsa con ritmo sincopatico la porta della voluttà.
Batte forte la testa ,contro il muro delle classi sociali , batte il costato contro un muro d’utopie , riattraversa cunicoli e vie strette che non conducono a nulla di buono.
Sulla strada da vagabondo , con in tasca, una lama
di bisturi , con affianco una donna senza mutande ,
Insieme ad un amico claudicante.
Con tanti altri come me o come te, con questa vita
da balordo ,dormire , dentro un sacco a pelo .
Sotto portici bassi e affumicati , insieme ad una folla
di anime morte . In attesa di mangiare qualcosa di buono. Mentre nei club fumosi di jazz e poesia,
le anime inquiete trovano rifugio,
Mentre i cuori battono al ritmo della musica.
Si beve ,si parla, si chiacchiera di cosa potremmo essere .
Cosa sia essere poeti o bluesman .
Le parole scorrono come fiumi di whisky,
Bagnano le labbra dei poeti senza nome,
I quali cantano storie di vita e sogni,
Cantano un linguaggio incomprensibile ,alla massa .
Capire è difficile , azionare il cervello , rimettersi al giudizio del critico letterario ,
tutte queste parole scritte in fretta
è un impresa ardua . Un gruppo di poeti e cantanti
di suonatori di chitarre, tutti sono presenti al festival dell’estate al magico castello del re di luglio.
Tutto un dare ed avere ,tutto un tagliare ed assaggiare la torta del misfatto. Restare , solo nella notte , a comprendere
il mistero dell’assurdità del vivere , cercando di giustificare questo mondo di poeti e cantanti , di neri e bianchi.
Le note di un sassofono , esplodono nell’aria,
Affamate di sesso e successi ,di eccessi .
Si cresce a dismisura dopo lo spettacolo , dopo la performance ,dopo questo bussare forte alla porta
del re dell’estate . Il quale possente gigantesco ,
mostra la sua virilità alla visione delle ipotesi
Pene , simile ad una lama affilata di verità, nella penombra dei locali, svela l’essenza della sua beatitudine.
Mentre le ballerine ballano ,gli invitati si muovono in sintonia dei suoni emessi dai strumenti , nel caos degli applausi , sfocianti nella sinfonia di un orchestra mostruosa ,
Rimanere solo, sotto una luna rossa , notte d’estate ,prediletta figlia del drago di luglio.
Ritratto di un Vagabondo
Con una valigia di sogni e speranze,
cammino senza meta, verso il mio destino,
cercando varie risposte nei volti sconosciuti, che incontro
Nell’incontrario delle mie logiche, nelle mie visioni d’insieme
sopra questa ruota panoramica ,dove salgo e seggo ed ammiro
la città dall’alto. Le luci pulsano, lei è minuscola laggiù tra la folla . Ella non mi vede , neppure mi guarda
Mentre io l’ammiro come fosse una formica in cerca
di una briciola di felicità .
Io l’ammiro ,consapevole di dovergli raccontare un giorno
ogni male ed ogni bene.
Poi attraverso le città che non dormono mai.
Con le mani in tasca, con un sorriso dipinto sulle labbra. Con questa voce, come suola , sotto le mie scarpe ,
Vado verso altre mete ed altri pedaggi autostradali
E mi è impossibile capire o riuscire ad essere felice ,
perché la tristezza e la storia che mi segue passo dopo passo .
Attraversa la mia scrittura ,mi cala in espressioni
e automatiche estrapolazioni, di pargole parodie
di prosodie beat.
Sono un vagabondo dell’anima,
un esploratore dell’invisibile, e cerco una nuova strada attraverso il mio immaginare .
Ed il mio verseggiare plasma il mio amore che non è amore,
ma solo un pezzo di pane da dividere in due , da buoni amici ,sotto portici porci ,
con l’ultimo degli uomini. Ed odo grugniti sognanti ,
dietro grandi piazze pazza , senza calze .
Ed ogni incontro è una rivelazione,
un frammento di un mosaico infinito.
Un vedere e incontrare il proprio passato ,il prossimo assassino ,
il prossimo sconosciuto che non comprenderà mai , perché sei li a dormire da solo dentro un sacco a pelo
al centro della metropoli con un cuscino di sogni sotto la calva testa.
Nel viaggio trovo la mia essenza, la mia verità.
Trovo la mia esistenza ,la via di mezzo che mi condurrà
a quell’ amore immortale . Ed io non so fare altro che sognare ad occhi aperti . Cantare e vivere , chiedere a volte l’elemosina , bere un bicchiere di vino ad un tavolo con sei piedi ,che sgambetta per strada . E danza ,danza questa mia esistenza , via di mezzo per essere ancora felice. Attratto dal movimento beat , la mia pace,
Vivo nell’incertezza del domani, mentre inseguo la certezza di poter essere un giorno ancora vivo.
Libertà Selvaggia
La libertà è un cavallo selvaggio,
frutto della mia immaginazione
Il quale corre nel mio sognare,
viaggia attraverso di me
nel mio verseggiare ed appare
a volte nero a volte bianco
come il cavallo di napoleone
corre senza briglie oltre ogni confini,
Ed io, cavaliere audace,
mi aggrappo alla criniera del mio sognare.
E viaggio inerme ed incapace di credere
ci sia una fine a questo viaggio.
Galoppo attraverso campi di desideri,
Attraverso valli di disperazione,
salgo le vette della conoscenza e galoppo
con il mio cavallo verso la guerra e la pace.
Cavalco un cavallo con tanti colori ,
il quale a volte nitrisce e mi indispettisce
cosi scendo da cavallo e cavalco
una nuvola a forma di somaro.
Ma sempre con lo sguardo fisso all’orizzonte,
Mi dirigo dove il cielo incontra la terra.
Ogni ostacolo è una sfida,
ogni caduta, un insegnamento,
e nella corsa sfrenata della vita,
Cerco la mia redenzione.
Cerco la giusta ragione per raccontare ancora e cantare
il mio amore. Quello che penso e vorrei essere ,quello ho sempre sognato, quello ho sempre cercato d’essere, Senza una corona di spine in testa , con un microfono
in mano, io recito la mia parte. Recito questa mia vita composta di versi , fasulli , assai simile ad un presepio , Costruito d’estate su una spiaggia con tanti bagnanti e bagnini ubriachi ,con tante donnine in bikini , pudiche fanciulle in riva al mare con un Gesù bambino beat con le palatine tra le mani , intenzionato di costruire il suo castello di sabbia , insieme a Maria e Giuseppe , aiutato da un angelo di verità e luce. Estate Infinita
Il sole brucia alto nel cielo azzurro
Sento la calda sabbia dorata , sotto ai piedi nudi.
Il vento soffia via , ogni mio brutto pensiero,
Sono qui, vivo il mio momento più vero
con il mio spirito ,nella mia storia di uomo qualunque
con le mie ali ,volo verso il cielo
Mi volto e vedo all’orizzonte la bellezza di un tramonto
sono morto e rinato a nuova vita ,sono una farfalla
forse un angelo e vivo la mia estate
a piedi nudi sopra la sabbia.
Estate infinita, nel cuore e nella mia mente,
Le ore passano correndo in macchina sopra i colli fioriti
attraverso questa idea che la vita lascia presagire
nell’incertezza di essere morto per nulla, d’essere ora
un essere per meta uomo e per metà pesce.
Passeggio sotto il cielo stellato, fino a tardi,
Con il mare mi abbraccia, libero e audace,
cerco il significato , il segreto della poesia.
Sopra uno scoglio vedo una sirena cantare ,si tuffa
mi saluta , mi porta con se verso gli abissi marini .
Alla ricerca di un sottile piacere fatto di sesso
ed ossessioni Sirene senza veli, punti esclamativi , simili a calamari
in guerra contro orde di cavallucci marini.
Ascolto le risate degli amici intorno al fuoco,
Le onde sussurrano armonie perdute .
La musica risuona in me , il ritmo mi trascina verso ,
l’estate , mi trasforma in un altro uomo in un altro pesce .
Estate infinita, esplode nel mio cuore e nella mia mente,
Ogni momento è un’avventura unica
Sotto il cielo stellato, cammino fino a tardi,
Con il mare mi abbraccia, libero e audace.
Ad ogni tramonto, muoio e rinasco con il sole
Ogni alba è una nuova esistenza.
Vivo il trapasso senza paura,
In questa estate senza misura.
Estate infinita, esplode nel mio cuore e nella mia mente,
Ogni momento è un’avventura unica.
Sotto il cielo stellato, cammino fino a tardi,
Con il mare mi abbraccia, libero e audace.
Sogni d’Estate
Lunghe giornate ad arrostire sotto il sole,
Tra il profumo di fiori e dolci melodie .
Il mondo sembra più luminoso e chiaro,
visto da sopra una spiaggia
In questa estate matura , che mi porta lontano.
oltre quello credo e vivo oltre quello riesco a desumere
Sogni d’estate, vivi e vibranti,
Colorano la terra di colori cangianti.
Tra risate e sguardi ammiccanti
Rivivo ricordi mai dimenticati.
Il mare mi accoglie con un sorriso,
Ogni onda m’ abbraccia mi conduce , in paradiso.
Le stelle sopra di me sono lanterne,
Illuminano i miei sogni, li rendono eterni.
Sogni d’estate, vivi e vibranti,
Colorano la terra di colori cangianti.
Tra risate e sguardi ammiccanti
Rivivo ricordi mai dimenticati.
E quando la notte scende piano,
Mi tengo per mano, alla mia poesia
Ogni istante diventa magia,
In questa estate che sembra non passare mai.
Sogni d’estate, vivi e vibranti,
Colorano la terra di colori cangianti.
Tra risate e sguardi ammiccanti
Rivivo ricordi mai dimenticati.
Notte d’Estate
Le luci della città si accendono nella mia immaginazione,
La brezza estiva mi accarezza la pelle.
Sotto questo cielo pieno di stelle,
Trovo rifugio tra le poesie più belle.
Notte d’estate, sogni e speranze,
Il tempo non si ferma, tutto si espande.
Con gli amici canzoni e colazioni ,
Ogni momento diventa prezioso.
Cammino sulla spiaggia, lasciando le mie impronte,
Il suono del mare mi guida oltre il monte.
La risacca si mescola al canto del vento,
E l’estate mi avvolge in un dolce lamento.
Notte d’estate, sogni e speranze,
Il tempo non si ferma, tutto si espande.
Con gli amici canzoni e colazioni ,
Ogni momento diventa prezioso.
E quando il sole si spegnerà
Porterà nel mio cuore questa dolce tristezza.
Ogni istante resterà con me ,
In questa notte che non finisce mai.
Notte d’estate, sogni e speranze,
Il tempo non si ferma, tutto si espande.
Con gli amici canzoni e colazioni ,
Ogni momento diventa prezioso.Gita a Sperlonga
Sperlonga , dentro la grotta di Tiberio medito
un altra avventura in viaggio ,verso questo mondo ,
verso dopo verso ,attraverso il fuoco nel cielo dell’estate,
Il sole scalda la terra con i suoi vergini raggi
Entrano nella grotta della natività , nella grotta di Tiberio
Ed il canto dei morti si alza in coro con ganimede verso altre questioni estetiche.
In questa estate in questo povero amore
io mi trasformo in pesce in polipo, in vecchio lupo di mare. Vado lungo la mia strada senza nome
e senza una metà , senza una certezza mi conduca alla legittima difesa ,alla congiunzione, all’ eccezionale evento biblico in biblico tra la vita e la morte .
Le onde , spinte dal vento,
Sussurrano storie in un dolce canto
tra le rade, spiagge destini incrociati , tra altri momenti
il mio vivere si è perduto oltre questa vita oltre questo andare controcorrente , oltre questo gioco di ritmi e rime.
Sono diretto oltre quello mi ero preposto ,mi ero stabilito.
Mi sono calato dentro il passato, forse sono ancora vivo.
Profumo di mare, salsedine e sale,
La pelle si tinge di bronzo e candore.
Tra sabbia dorata e azzurro cristallo,
L’estate mi avvolge in un caldo abbraccio.
Ed io assaporo il caldo corpo della terra e del mare ,
Dopo essermi calato dentro un gioco di parole, mi sono bagnato ,mi sono tuffato poi mi sono fatto una doccia fredda , pensando di essere incolume dal male.
E quando mi tocco sotto la doccia
mi ha postato sopra Instagram con il mio peccato in mano.
La foto ha fatto il giro del mondo.
Io sono il signore del mare, io sono il signore della grotta e nuoto nel mio mare nuoto pensando l’amore abbia la forma di un pesce azzurro . Un grosso pesce vive ancora con la sua famiglia dentro la vasca dell’imperatore. E la danza degli americani prosegue con la danza dell’inglese , la danza della signora ignuda fuori la grotta di Tiberio mi ha mostrato un altra dimensione. Il signore dei sogni vive in una grotta ed io ho seduto sopra la roccia dell’imperatore.
Pomeriggio Sperlonga
Pomeriggi , lunghi e dorati,
Tra risate e giochi mai dimenticati.
Il gelato si scioglie, nel fresco piacere,
Nel caldo abbraccio di un giorno da bere.
L’ombra di un albero, mi sembra un rifugio prezioso,
Dove sognare un tempo migliore
E quando il treno arriverà il tramonto toccherà l’orizzonte,
L’estate mi donerà il suo ultimo sospiro.
Serenata Sperlonga
Serenata a Sperlonga, cielo stellato , sere breve della mia esistenza , sere incontro altre sere, passate sotto le stelle . Stelle cadute in mare , cadute nell’occhio di Polifemo confuso da Ulisse e dal suo inganno,
passeggiando nudo per le strade , sotto le stelle
sere d’estate della mia breve esistenza .
Le sere si sommano ad altre sere ad altri giorni ,
lunghi e brevi come queste sere.
Sotto la luna, un cuore innamorato.
Il grillo canta la sua serenata,
E l’aria è dolce, intrisa di sogni
incanta e favorisce il canto.
Le lucciole danzano nel prato fiorito,
Ogni stella sembra un desiderio sussurrato.
E tra le risate delle vichinghe turiste nel calore
di un corpo maturo ,l’estate promette un domani sereno.
Stazioni Di Fondi
Stazione di Fondi , il silenzio è magia,
qualcuno mangia cocomeri rossi
si ascolta la radio
la televisione balla sopra il bancone del bar.
Un gatto abbaia mentre un cane fa le fuse ad un topo.
Ed io da poco sono ritornato da un lungo viaggio
intorno alla mia immaginazione
La brezza leggera porta via ogni male
Mi conduce a casa.
Le stelle mi inseguono ,scintillano in un cielo surreale
Ogni cuore batte al ritmo di un blues popolare
I miei poveri versi volano oltre la notte,
Nel mistero dell’ombra, l’anima si denuda
E tra i sussurri di questo mio mondo segreto,
L’estate si perde in un andare e ritornare
da un luogo remoto stazione dopo stazione
Tutti diretti verso una nuova canzone.
Napule
O sole riscalda il corpo di chesta sciagurata città .
Dopo ò caffè o core mio se sceta e canta
Si Sceta ‘o mare, ‘a città m’abbraccia ed io cammino.
Per sotto o muro ,mi move con tanta gente
canto , provo a vula ma sta sciorta mi trascina
sempre chiu abascio a stu fuosso.
Stamattina me so scetate tra le braccia di un angelo
Dentro nu pensiero felice.
Ho udito un mare di canzoni
Sentito la voce di chesta terra.
Sta terra canta, ‘mentre o core fa e tarantelle
Tra ‘o Vesuvio ‘e stelle, ‘e notte belle.
Sole ‘e Napule, appari scagliente imperatore
‘ncopp’a ‘sta città, porta tutti paraviso
Miezzo alli sante, miezzo alla gente
vestiti d’Angeli e diavoli .
Vado per laide vie la terra , trema
scenne la lava verso il mare .
Brucia la costa .
Sole imperatore raggi toje, purtanne felicità ?
‘Nzieme a te, ogni giorno è ‘na festa,
Napule femmina bella, sei ‘a meraviglia ‘e ‘sta jurnata.
‘Vado a mangiare una pizza ‘ncoppa ‘o lungomare,
Sento ‘o profumo de sciore , ‘o sapore del mare.
E l’acqua fresca ca me vasa ‘e piede,
O tiempo di vivere e sognare ancora
di passeggiare sotto lo braccia
dell’ immaginaria nammurata mia.
Napule, ammore e veleno , lava che lava la terra .
Sole scagliente imperatore appari ‘ncopp’a ‘sta città,
Le raggi toje, purtanne felicità ?
Portano una gioia , un altra giornata passata a fatica
‘Nzieme a te, ogni giorno è ‘na festa,
Napule femmina bella, sei ‘a meraviglia ‘e ‘sta jurnata.
E quanno ‘a notte cala pianino,
Sta luna mi illumina ‘o cammino.
Ed io cammino mentre ‘e stelle ‘n cielo,
Mi vengono appresso
Napule è ‘na favola senza veli.
Sole ‘e Napule, scagliente imperatore
La gallina fa coccodè mentre
lo gallo gli brucia lo culo
Appari sole, scagliente imperatore
‘ncopp’a ‘sta città,
Li raggi toje, purtanne felicità ?
‘Nzieme a te, ogni giorno è ‘na festa,
Napule femmina bella, sei ‘a meraviglia ‘e ‘sta jurnata.
Estate a Posillipo
A Posillipo, ‘o mare è ‘nu mosaico d’ immagini
di vasi e tenerezze,fatte di tante dolcezze
Nei segreti ‘e ‘sta città me perdo.
‘E barche ‘nportano suonne e speranze,
‘st’estate, e arrivata nun ce so’ chiu differenze
Estate a Posillipo, suonno d’oro, cunto dello cunti
Tra ‘e strade antiche ‘s’ode
Il coro degli angeli e de diavoli
Mentre ‘e nnammurate se strigneno forte,
In chesta st’estate, sento ‘a sorte venirmi a pigliare.
‘O viento mi sputa ‘nfaccia
Mi bagna di un nuovo sentimento,
‘Na canzone antica l’anima mia sento.
‘E risate ‘e criature, ‘e storie ‘e tutt’ ‘e jurne,
Coppe Posillipo, l’estate te cagna la vita
Estate a Posillipo, ‘nu cunto antico,
Tra ‘e strade solitarie sotto ‘stu cielo
siente ‘lo coro di angeli e diavoli.
Cu ‘e nnammurate ca se strigneno forte,
In chesta st’estate, sento ‘a sorte che me viene a piglià.
E quanno ‘o sole scende coppe o mare
Capri, è ‘nu diamante.
E chesta estate me resta ‘int’ ‘o core,
Posillipo, sei il corpo di chistu amore.
Estate a Posillipo, ‘nu cunto antico,
Tra ‘e strade solitarie sotto stu cielo
siente lo coro di angeli e diavoli.
Cu ‘e nnammurate ca se strigneno forte,
‘In chesta st’estate, sento ‘a sorte che mi viene a piglià.
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Notte Napoletana
Notte napoletana, fore o balcone
‘A luna ride, ‘o mare pazzea con la mia pazzia
Tra ‘e vicoli stretti, ‘e lampare accese,
Sta città canta, si sentono tante voce sincere.
Notte napoletana, coste castelli ‘e stelle,
Terra mia, sei ‘a culla ‘di tante bellezze.
Cu ‘e chitarre e ‘e manduline,
Sta notte e fatta di tanti suoni divini.
‘Na serenata ‘a ‘na fenesta,
‘O core batte, ‘a voce resta.
‘E strade so vive, ‘e sguarde son sincere,
‘Nta notte ‘e Napule, tutt’ ‘e cos’ so’ vere.
Notte napoletana, coste ,castelli ‘e stelle,
Terra mia, sei ‘a culla di tante bellezze.
Cu ‘e chitarre e manduline,
Sta notte e fatta di tanti suoni divini.
E quanno ‘a luna s’affaccia ‘ncielo,
Terra mia sei ‘nu sogno bello assai
‘Na notte accussì, nun se po’ scurdà,
Canto mio, sei ‘a gioia ‘e ‘sta città.
Notte napoletana, coste ,castelli e stelle,
Terra mia, sei ‘a culla ‘di tante bellezze.
S’odono chitarre ‘e manduline,
Sta notte si sentono tutti i tuoi suoni divini.