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LA SIRENA DI SOVERATO

Pubblicato da Domenico De Ferraro il 18 agosto 2024

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LA SIRENA DI SOVERATO

Sempre il sole custodisce in eterno le storie felici , una volta una giovane sirena di nome Marina. Viveva nel mare di Soverato un luogo incantato, dove l’acqua cristallina, brillava sotto i raggi del sole come fosse un tappeto di diamanti . Ove i pesci colorati danzavano tra le onde, dimenando la coda come a volerti salutare dal fondo del marechiaro

Marina la sirena , viveva in una grotta nascosta sotto la scogliera, aveva le chiappe tonde e lisce tra cui correva lungo i due solchi una collana di coralli e perle , i quali scintillavano alla luce della luna. Aveva due seni piccoli
e graziosi a forma di pere mature. Era una sirena curiosa Marina sognava fin da piccola di scoprire i segreti del mondo umano, ma il mare era la sua casa e lo amava profondamente. Ogni giorno, Marina nuotava vicino alla riva, osservando con attenzione i pescatori , gettare le reti a largo di un sogno colorato dal tramonto , i quali andavano e ritornavano con le loro barche sempre cariche di suoi piccoli amici pesci.

Un giorno, mentre esplorava una zona che non aveva mai visitato, Marina trovò un’antica conchiglia dorata, appartenuta un tempo a Poseidone ,incastonata tra vecchie rocce. Era una conchiglia magica, in grado di esaudire ogni desiderio. Con l’animo colmo di emozione, Marina la prese tra le mani e sussurrò: “Desidero poter camminare sulla terra per un giorno e vedere il mondo degli umani con i miei occhi.”

In un istante, Marina la sirena sentì le sue pinne trasformarsi in due gambe. Era stupita e felice. Con passo incerto, si avvicinò alla spiaggia, sentendo la sabbia calda sotto i piedi. Mentre camminava lungo la costa, scoprì il piccolo borgo di Soverato, con le sue case bianche e i fiori colorati pendenti che adornavano i balconi.
Le luci delle lampade elettriche poi di sera illuminavano
il borgo di tanti sogni a forma d’immagini fantastiche.

I giovanotti del borgo, vedendo quella bella ragazza passeggiare , lungo il corso , perduta in un incantesimo , formosa e sensuale con quel sedere pallido e sincero , tondo e morbido dove riposarsi beato dopo tante fatiche . La ragazza dai capelli dorati e dagli occhi azzurri come il mare, fece innamorare chiunque la vedesse . Incantati dalla sua bellezza e dal suo sorriso suadente . Marina, passeggiando fece amicizia poi con una bambina di nome Lucia, ella era una bambina disciplinata e figlia di un tedesco che aveva sposato una del posto il quale aveva imparato a parlare calabrese come la moglie di soverato . La bambina la condusse in giro per il borgo, mostrandole il mercato, la chiesa della madonna di porto salvo e la piazza centrale, dove gli anziani si riunivano a bere una brasilera con ghiaccio.

Lucia dove mi porti adesso ?
Marina ti farò conoscere la mia famiglia
e se ti fa piacere anche il mio cagnolino
Lucia prendi la vita alla leggera
Marina mangiamoci una granita
Buona idea
Andiamo da Moreno
Va bene
Che caldo
Oggi è piacevole, sai ci sono giorni in cui e insopportabile
Dove vai a scuola Lucia ?
Dalle suore di San Giovanni bosco
Guarda li sopra alla collina.
Cosa hai imparato ?
Ho compreso che aiutare il prossimo
È una gran lezione di vita.
Sei una bambina adorabile
Tu marina sei una amica formidabile.
Per sempre amiche dunque
Per sempre.

Fu quella una giornata , speciale passata in un battito di ciglia, Marina si rese conto che presto sarebbe dovuta tornare al mare , poiché il desiderio espresso gli permetteva d’essere umana per un solo giorno . Con l’animo pesante vista l’ora tardi , salutò Lucia e si avviò verso la riva. Ma prima di lasciare la terra, Marina espresse un ultimo desiderio alla conchiglia: “Desidero , Lucia possa ricordarsi di me e sentire il mio amore, anche quando sarò tornata al mare.”

La conchiglia brillò, e Marina si tuffò nell’acqua, trasformandosi di nuovo in sirena. Il giorno seguente, Lucia trovò una splendida conchiglia sulla spiaggia, simile a quella di Marina. Ogni volta , la teneva tra le mani e chiudeva gli occhi, poteva sentire il dolce canto della sua amica sirena,
e anche dopo tanto tempo passato il loro legame non si spezzò mai.

E così, la leggenda di Marina, la sirena di Soverato, continuò a vivere tra le onde del mare e nei cuori dei bambini e degli abitanti del borgo, ricordando a tutti , l’amicizia e l’amore possono superare ogni confine,
anche quello tra la terra e il mare.

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