GENERAZIONI
Pubblicato da Domenico De Ferraro il 19 ottobre 2008
GENERAZIONI
Provare a comprendere l’universo che ci circonda ,prendere coscienza del caos che ha generato ogni cosa ,
figure sinistre che sembrano volerti trascinare con loro verso chi sa dove.
Avventurasi nelle fobie quotidiane, passare attraversare una coltre nera che ricopre le macerie della città distrutta ,
smembrata quasi divorata da un animale,feroce e famelico che s’e lanciato sul suo corpo indifeso pronto a sbranarla.
E in quei luoghi oscuri e irraggiungibili della nostra mente che si nasconde una misteriosa invincibile forza, qualcosa di cui non si ha nessuna conoscenza ,
una forza primordiale venuta da lontano sulla scia d’una pioggia di meteoriti atterrati e fecondati improvvisamente dalla terra.
La volontà di vincere quei germi stralunatici che fanno sorridere ,che fanno scherzi bestiali tramutandoti in un impiegato incallito , un edicolante annoiato ,
un automobilista scorretto , in un cane zoppicante, in una scimmia scimunita ,in un folle cantante di varietà , un ilare essere che è un soffrire silenzioso in un corpo malato.
Una risata che sale lenta parte dallo stomaco poi muore in gola facendoti singhiozzare , piangere e riflettere per giorni e giorni.
Germi di cui non si conosce l’origine c’è chi dice vengono da lontani sistemi ai confini dell’universo , germi che sono
capaci di distruggere e generare altri organismi all’interno dello stesso corpo .
Assumono forme incontrollabili diventano orrende figure, figli dei nostri peggiori incubi.
La gente fugge non sa più dove scappare ,c’è chi si è barricato in casa murando ogni porta, ogni finestra . Tutto inutile.
Rinchiudersi dentro con provviste d ‘ogni genere aspettare che tutto finisca , i germi viaggiano nell’aria sull’ali del vento passano attraverso i muri di cemento,
le lastre di ferro e d’acciaio , raggiungono i deboli corpi e come ospiti indesiderati banchettano gozzovigliano in quelle esistenze indifese.
Le strade sono piene di morti e di soldati con indosso tute speciali provvisti di respiratori , controllano l’entrate e l’uscite delle vie principali .
Quando finirà questo massacro John non c’è la faccio più quasi impazzisco .
Mi sembra di vivere in un incubo ?
Come e perché è successo tutto questo ? sai me lo domando spesso , io ho le mie risposte forse saranno stupide ,
io credo che quelli che vivono lontano da questo sistema solare abbiano voluto castigarci , punirci per essere diventati simili a loro.
No dai Robert cosa dici è solo un film, John stanno girando un film ti rendi conto , è tutta una finta .
Una finta dici e come spieghi due milioni di morti in un mese.
Nazioni estinte per sempre , continenti scomparsi ,ingoiati , da cosa John dal nulla, tutto frutto della nostra fantasia ?
La causa sono loro questi piccole invisibili microrganismi capaci d’ insidiarsi nei nostri corpi e di generarne altri a loro immagine.
Dai Robert calmati tutto finirà presto.
I migliori scienziati di questa terra si sono uniti per trovare un antidodo a questa epidemia.
Vedrai c’è la faranno ,sono bravi i nostri scienziati , abbiamo dalla nostra i più grandi cervelloni del pianeta terra.
Vedrai qualche zuccone prima o poi troverà la soluzione.
Se anche non fosse emigriamo tutti , ci troviamo un bel pianeta da colonizzare e ci trasferiamo tutti lì .
Cosa ne pensi Robert?
Cosa ne penso ? penso che questa volta sarà molto difficile . Combattiamo un nemico troppo piccolo , invisibile
un nemico che ci prende in giro , ci fa le boccacce, ci studia ,ci fa diventare cretini come lui.
Ecco cosa ne penso , viviamo un momento delicato della nostra storia umana , forse questa volta non c’è la faremo
anche sé abbiamo dalla nostra parte i migliori cervelli di questo mondo.
Robert sé continui a parlare così mi farai cadere le braccia su con la vita ,sorridi tutto diventerà più rosa.
Bella questa tua filosofia.
Ok sorrido così quando uno di quei così entrerà di nascosto
nel mio organismo , riderà anche lui ,riderà tanto da schiattare dalle risate. Va bene? E lo sai perché ?
Perché Robert ?
Perché penserà ma guarda che stronzi questi esseri umani, invece di essere tristi ,disperati , ridono .
Non c’è scampo , sono rimasti pochi luoghi incontaminati , non c ‘è casa , ospedale rifugio che possa ritenersi sicuro.
Sono ormai dappertutto questi strani orribili mostri assumono gli aspetti più bizzarri quasi umoristici , sono di diversi tipi ,
certi quasi inoffensivi, altri capaci di divorare ogni cosa che trovano.
Ieri ho visto fare fuori un vecchietto seduto nei giardinetti pubblici a leggere il giornale.
Uno strano organismo a tre teste lo ha assalito alle spalle e fatto sparire in pochissimi istanti.
Credimi non ho mai visto nulla del genere in vita mia , stento a credere ai miei occhi.
E cosa fanno quelli al governo , scappano , non si trova più un dirigente , gli uffici sono vuoti.
Credo che stiamo per giungere alla fine.
Allunga la mano . Vuoi fumare ?
No grazie non fumo.
Ehi ma questa mano è finta?
Si lo persa lottando contro uno di quei mostri, mi brucia ancora
la ferita al ricordo. Era una sera tornavo a casa , dopo aver passato dodici ore in servizio a pattugliare siti pericolosi.
Stavo per scendere dall’auto quando uno di quei maledetti cosi
dall’aspetto di uno scarafaggio peloso sbucò improvvisamente dal nulla ,presi la pistola e la puntai contro di lui ma quel maledetto si trasformò
in una belva con una bocca enorme e m’azzanna la mano ingoiandola insieme alla pistola.
Per fortuna un mio vicino di casa Alfred accorso fuori l’uscio di casa con la sua vecchia carabina gli fece saltare le cervella
con un sol colpo. Ti ripeto ho visto e subito cose incredibile ,ti confesso incomincio ad essere pessimista sulla faccenda ,
non mi convincono più le raccomandazioni dei politici e dei generali quando dicono che stiamo ad un passo dal scoprire la soluzione per decimarli tutti.
Mi porto appresso un arsenale guarda un bazooka ,oramai non mi fido più di nessuno tranne delle mie armi.
Mi sono rimaste poche speranze, forse esagero , ma la verità e sotto ai nostri occhi.
John cerca di sdrammatizzare . Il sergente invece dice che non dobbiamo arrenderci che forse manca poco alla vittoria .
Che dobbiamo sconfiggere questi mostri che si sono insediati nelle nostre coscienze , che noi soldati dobbiamo dare il buon esempio ,
non dobbiamo sentirci deboli se no i mostri ci sopraffaranno , dobbiamo continuare a credere i noi stessi
nella nostra capacità di sopravvivere di sognare un mondo libero .
Non dobbiamo abbandonarci all’amarezza ,all’ira , alla confusione proprio come stai facendo tu Robert ,scusa sé te lo faccio presente.
Se saremo forti e padroni di noi stessi potremo sconfiggerli.
La nostra volontà e la nostra vittoria.
Non ha importanza quando riusciremo a distruggere queste orrende creature , l’importate è combattere avere fiducia in noi stessi.
Va bene John le tue parole sono veramente incoraggianti.
Adesso ognuno faccia il suo dovere , gli scienziati preparino formule chimiche o macchine capace d’annientarli noi seguiremo
la nostra strada li faremo fuori con le nostre armi tutti quelli che incontriamo.
Forza andiamo sotto vento con prudenza staniamoli , cerchiamoli in ogni cosa loro vivano in ogni forma , corpo ,
sotto qualsiasi sembianza loro si sono nascosti li prenderemo e li faremo fuori .
Ci sto Robert andiamo .
Incamiciano a correre vanno incontro al loro destino senza timore.
S’avventurano vanno avanti , s’uniscono dopo un po’ ad un gruppo di soldati d’un diverso reggimento .
Avanzano compatti tenendosi stretti gli uni vicino agli altri. Forse vivranno , forse moriranno
adesso non hanno più paura , sanno di non dover aver più paura di se stessi di cosa potrà accadere se uno di quei strani esseri s’infilerà dentro di loro.
La loro salvezza è nella loro forza di sopravvivere ,di ridere , di continuare a credere ancora nella forza dell’ amore.
20 ottobre 2008 alle 07:55
Ottimo, scorrevole.
Mi piace ogni tanto leggere fantascienza alla vecchia maniera con il thriller ma anche con quel senso di speranza sempre presente anche nelle ore più buie, non caratterizzato dal nero pessimismo che caratterizza la SF di oggi.
Un bel racconto, spero di leggerne altri.
Bruno62
20 ottobre 2008 alle 12:12
Ciao Domenico,
molto interessante questo tuo racconto.
Buona la scelta di raccontare la storia attraverso gli occhi di due soldati e degli strani effetti collaterlari dell’infezione. :)