La Sicilia,
chissà se è
come l’immaginavo,
ora che la vedo,
distesa,
lunga,
fronte me,
con terra e sassi
d’una piccola via
disseminata alla balia,
assonnata,
delle strade al mattino.
La vedo
lunga,
distesa
fronte me,
in mezzo
alle vigne e gl’ulivi.
Il cielo,
grigio,
non scoraggia
ed è già azzurro
tra sassi fiori
ed erbe.
La Sicilia
è come un ortica
come un lago,
di vento,
che corre,
s’incammina,
s’ammalia
assottigliata
nel setaccio del sole.
La Sicilia,
ricamata,
vive
in uno spazio
sottile
tra la terra
e il cono del cielo.