Toro scatenato

Scarica come ePub

1 Star2 Stars3 Stars4 Stars5 Stars (1 votes, average: 5,00 out of 5)
Loading ... Loading …

Lamentandosi, si tirò in piedi, il letto disfatto, biancheria per terra, non c’è aria in questa stanza, porta rotta aperta a calci, due sbandate ed è di là.

Il bagno è fatiscente, lo vedi marroncino, come una foto fatta con una pellicola scaduta, lo specchietto è piccolo, passa il rasoio vecchio, poca schiuma, lascia palline rosse, biglie di piastrine, driin, il telefono, non rispondo, driin , il telefono, non rispondo, driin ,il telefono, non rispondo, driin ,il telefono, vaffanculo!

I vestiti sporchi li metto meglio, non sfrigolano, non sono accartocciati come di carta appallottolata, ma puzzano un po’, di alcool, di alcool e di fumo, di alcool, di fumo e di puttane, un livido fa male, è nuovo, lo scopro adesso, non ho fretta di ricordare, non voglio raccontarmi la serata di ieri.

Capelli biondi, spettinato, barba lunga, schiena curva sorriso inespressivo, braccia stese, maglione speluccato, ho gli occhi stretti quando apro la porta e scendo in strada, domani, stasera mi rifarò, e se non ci riesco mi rifaccio domani, si, domani.

A volte vorrei essere un supereroe, così, per fare grandi cose senza faticare, ammazzare tutti senza manco un livido, un cazzo di livido, che male. La verità è che i miei pugni fanno sempre poco male, e sono pochi.

Rilancia e ride di me, aumenta la posta, ride, seguo, ride e aumenta ancora, sa che ha barato bene, quella troia sempre in braccio, la mia ex se la sta facendo un altro, punta e ride, merda.

Le carte una a una vicine, un ventaglio, non vede l’ora di farmele vedere, quando bari ne hai ancora più voglia, ti gusti il mio stupore, la mia tristezza, quella troia si alzerà, non potrò più pagarla, non è neanche un granché, ma le migliori vanno con quelli che vincono sempre.

Full!

Ride di gusto, mi guarda, no, non mi guarda nemmeno e allunga la mano, li conta già anche se non ce ne è bisogno, mi guarda, ora, braccia stese, quelle luride mani, quella maledetta mano sinistra, si la sinistra, si distrae troppo, si guarda in giro, ora è il mio momento, Poker!

Urla, non ci crede, non la stacca più quella mano di merda dal tavolo, il sangue cola, le dita si muovono pazze, un mezzo pianista pazzo, con la destra prova sfilare il coltello, non fa in tempo, arriva il primo pugno, cade, la mano si strappa, comincio a sentire male anch’io, mi sono distratto, labbro rotto, forse, mi giro, ne prendo un altro, ma mi rimane addosso, cerco di rompergli il braccio, non ci riesco, lo prendo con un testata, va giù, un altro pugno, non ricordo più un molto.  

2 pensieri su “Toro scatenato

  1. A me questo racconto è piaciuto. Mi ricorda lo stile e le atmosfere di Ammanniti, ma l’ho letto con il gusto e il bisogno di bere acqua fresca in un momento di arsura.

  2. Grazie, leggerò un po’ Ammaniti allora..
    A dir la verità, la prima ispirazione me l’ha data un fumetto

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>

WordPress theme: Kippis 1.11