Erba umida e fumo grigio,
appicciati gli amici
alle solite panche,
Carmen si sposa
col fuoco,
e,
com’ogni notte,
bruma o luna piena chessia,
son occhi neri
e pelle d’ulivo
a farci girare,
e,
rosse,
le labbra
bevon di gusto
dalla sua tazza scura.
E quanti pensieri,
quanti amori nel rosso!
E noi lì,
tutti fermi,
di cera a guardare,
a chiederci come sarà,
che penserà
del vile soldato di sale tagliato a metà,
di noi,
dell’altra parte,
dell’amante che non si sa presentare.
Ma,
poi,
per fortuna,
Notte e Fuoco,
e canzonette,
come sempre,
fanno da sé,
s’aman lo stesso,
danzano assieme,
giustizian le rime,
danno la forza d’alzare i bicchieri
e continuare a cantare.