In questo blu mi alzo, sento che c’è qualcosa per me, guardo la porta tra blu e marrone, l’aria non la sento è leggera e vento non c’è, non sento nemmeno torpore, solo mi muovo come i miei occhi e apro la porta.
Entro nel piccolo corridoio e dalle finestre la notte azzurra e stellata scorre, va verso il mattino, tolgo lo sguardo dalla campagna quasi sveglia e vedo lei, ‘’ Ho qualcosa per te ‘’, i capelli neri in penombra sono inchiostro e la pelle è chiara, gli occhi scuri.
Aveva un corpo minuto, vestita normalmente, con fare timido, sembrava racchiudersi in un angolino, sorridente, una camicetta bianca, un gilet, il viso rotondo, chiaro con qualche lentiggine, col corpo assecondava gli occhi e il sorriso.
Ci guardiamo, ci conosciamo, mi piace, i capelli poco sopra le spalle, li guardo mentre mi avvicino col viso, la mia bocca contro la sua, non fa resistenza, la bacio, né lento né veloce, è un bacio come se ce ne fossimo già dati moltissimi, non era solo affetto ma nemmeno un bacio incerto di essere ricevuto, era un bacio strano e normale come quando baci sulla bocca un’amica.
nei tuoi scritti ricorrono sempre i colori…per caso sei anche pittore?
emozionante…
caro Giovanni,
ci ho visto dentro l’emozione del primo bacio.
ma non dimenticare che…mi devi un saccodi sere!
bacisparsi :)